samedi 25 juin 2016

TESSILE  ©
(Poemetto in versi scritto nel 1975)
Cucitura delle punte
Italiche beltà e greche avvenenze,
ilari prone a lucrativa legge,
con ansia attendono le calze gregge
e, fiere del cottimo alle impellenze,
vibran tutte: con ritmiche movenze,
sempre in moto, continuamente armegge,
danno delle overlock sulle pulegge
stanche strutte...giulive alle apparenze.
Questo è il sudato giornaliero pane
e del lavoro il nobile valore
cui non può esimersi creatura alcuna.
Sono io ad appagare il grande ardore
di queste svelte macchinette umane
che cuciono le calze ad una ad una
e un sacco poi raduna:
e più lì dentro tu ne puoi contare
tanto più possono esse giubilare!
Reparto tintoria
Conto quei sacchi vigile ed attento
e li spedisco a prendere un colore
da cui il femminile abbigliamento
trarrà civetteria oppure onore.
Della tintoria eccone il commento:
fucina di lavoro e di rumore
non è un vulcano in atto di fermento
quel covo di calore e di vapore,
ma il luogo ove si dona ad una calza
un tenore dell'iride o diverso
che a donnesche vedute in mente balza.
Se di reumatismi soffri o d'artrosi
e lì ti vuoi curare è tempo perso:
non sono turchi i bagni vaporosi
dei densi fumi afosi
quando un processo al bianco o al blu marino
t'incolla i panni addosso dal mattino!

continua

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