jeudi 25 août 2016

TESSILE  ©
(Poemetto in versi scritto nel 1975)
Epilogo
Affamato mi aggiro ed assetato
in cerca di qualcosa come tutti
e mi rivolgo al soldo venerato
di cui nessuno ha mai goduto i frutti.
Dalle caduche brame condannato,
Tantalo sembro in mezzo a questi flutti
dove, da tutti spinto ed emulato,
vedo affondarne di sogni distrutti.
Mai più  moltiplicato sarà un pane
dove spietato e crudo è l'egoisamo,
 dove giustizia e pace son lontane;
e la sete te la rende ancor più atroce
la spugna sordida dell'affarismo
come un lontano giorno sulla croce!

fine

mercredi 10 août 2016

TESSILE  ©
(Poemetto in versi scritto nel 1975)
Partenza del camion
Alto sia il sole o basso il sottozero
è sempre con la solita armonia
che concediamo col ciao più sincero
il camion della nostra compagnia.
Parte puntuale a fornire l'impero
       dove tutto viene dato in regalia
       essendo il negoziante il solo e vero
       affetto da generosa pazzia.
E in questa sua puleggia dentellata
ognuno s'aggangia sia per bisogno
che per benessere, o invidia insensata.
E mentre San Paganino dà tono
       alla bellezza della vita, il sogno
       dell'uguaglianza resta sul suo trono.
A chiedere perdono
per inasprire il dramma della vita
nessuno alza neanche una delle dita!
La direzione
Poco importa qual'è di questo tessile
opificio la sociale ragione.
Opera sotto l’alta direzione
intelligente e niente affatto flebile
di un italo emigrante in cui congenite
       sembrano quasi umana comprensione
       e saggia direttiva concezione.
       Ed è di appartenenza ad un proselite
di quell'antica stirpe, gregge eletto,
che l'io temporale di un mortale
voleva sterminare per il candore
di questo nostro baratro vitale
       dove tutti a Plutone apriamo il petto
       perché vaganti nomadi al chiarore
di un fosco soldo nero
che, trasportandoci sulle sue rotte,
ci inabissa nelle sue sporche lotte!

                                                                          (continua)