lundi 1 juin 2020


(seconda ed ultima parte)

Prima di andare oltre, permettimi di dare una stretta di mano ai media di tutto il mondo per tenerci informati delle tue misfatte e, al tempo stesso, di dare un pò di conforto al nostro spirito; infatti per colpa tua proprio le chiese e i luoghi di preghiera sono divenuti i primi a non essere frequentati; un sentito grazie a voi dunque, radio e tele operatori, per averci fatto trascorrere, fra l’altro, le scorse feste pasquali da buoni cristiani: facendoci accompagnare il Signore sul Golgota e poi farcelo vedere risorto dal Santo Sepolcro. In quanto a te, batterio crudele, non ti rattrista il fatto, unico nella storia della Chiesa e delle telecomunicazioni, di averli costretti a parlarci di un papa, vestito di bianco, andarsene da solo meditando a passi lenti, pastore privato del suo gregge, per Piazza San Pietro sotto la Sua finestra vuota? Tu un cuore non ce l’hai e quindi non puoi capire cosa vuol dire per essi raccontarci di città deserte e di solitudine nel mondo. Giacché ci siamo, sai per quale altro motivo, sia pure ironicamente, mi sento di ringraziarti? Per aver cercato di svalutare «i soldi sporchi»; finché tu sarai tra noi in vari punti vendita non si può pagare in contanti, bisogna pagare o con interact o con carta di credito; il contante può infettare ed ecco che, finalmente per la prima volta nel corso della storia dell’uomo, i soldi sporchi sono stati messi al bando…ma, naturalmente, si fa per dire. Ti giunga gradito, comunque, il saluto dei tanti ragazzi e giovani studenti che hai reso felici impedendo loro di andare a scuola. Molti di essi, fortunatamente, hanno cercato di istruirsi ed educarsi attraverso la telematica offertaci dalla scienza moderna; se tanti altri, al contrario avessero dovuto darsi alla pacchia, la colpa è tua; ragion per cui, vergognati di imbrattare la futura società sin da ora. Che tristezza i nostri week-end senza calcio e le nostre giornate senza divertimenti e svaghi. A questo punto non so prorpio come definirti: vorrei chiamarti così come si insultano in campo certi arbriti, ma non lo faccio per decenza.  Hai fischiato la massima punizione addirittura allo sport e alle sue entusiastiche manifestazioni che trascinano folle esultanti. Se, guarda caso, lo hai fatto per punire gli ultras che generano solo disordini e guerriglie, beh non posso proprio darti tutti i torti.

          Scherzi a parte, la terra è ancora terrorizzata dal tuo passaggio e di giorno in giorno i focolai del tuo soggiorno si propagano ancora. Ma, come già ti ho detto, non l’avrai vinta tu e a conti fatti, uniti e compati come siamo, ti sconfiggeremo! Stando così le cose, vorrei darti un consiglio, vorrei farti un piccolo suggerimento, vorrei porgerti un’umile preghiera; però non arrabbiarti e cerca di capirmi. Se ancora hai qualcosa da farci scontare e la tua missione non è ancora finita e tu avessi altre vittime da sacrificare, perché non ti fai un bell’esame di coscienza e non ti indirizzi verso chi veramente se lo merita?! Lascia stare la povera gente e gli uomini senza malizia e va da chi, incoscientemente, ti ha permesso di poter circolare a manca e a dritta; lascia stare le persone innocenti e va a dare una bastonata in testa a quegli sciacalli che sfruttano questi momenti di confusione e di sbando per fare lucri vergognosi e spuderati guadagni; lascia stare gli agnelli e va da chi si sta già preparando a divenire «lupo per l’altro uomo»! Termino questa mia presente chiedendoti di darmi retta perché, se tu esaudusci questo mio desiderio, spazzando via la cattiveria e ponendo all’orizzonte il variopinto arcobaleno del «ça bien aller», la gente che resterà dopo il passaggio di questo tuo disastroso temporale sarà esattamente quella di quel mondo migliore che tutti speriamo: faccela questa grazia e dacci, finalmente, la gioia di intonare al più presto il «Te Deum» di ringraziamento! Amicalmente tuo…ma giusto per gentilezza, Giuseppe

 P.S. Pensando con riconoscenza a tutti quelli che ti combattono in prima linea senza nemmeno badare alla loro stessa incolumità, mi permetto di invitare ad uno spontaneo volontariato quanti sono ormai nella fascia «ultra»: non di sport, ma di età. Prendendo la vita con filosofia, vorrei che tu scendessi con loro ad un compromesso. Ammesso che ognuno di essi possa valere la vita di un gruppetto di più giovani, sei disposto ad allontanarti da questi gagliardi e promettenti under e avvicinarti, se sei proprio obbigato a farlo, a qualche over già attempato? Ed allora, miei venerandi e saggi canuti, accettate la sfida e dimostrate al mondo intero che non c’è età alcuna per diventare eroi. Se questa immaginaria barchetta che ho gettato in alto mare dovesse giungere in porto, avrai il merito di passare alla storia come l’unica pestilenza che ha ringiovanito l’umanità sulla faccia della terra! E adesso, con rancore e senza amore, addio per sempre, virus della malora!