lundi 27 avril 2020


“Dove eravamo rimasti?”; è così che il 13 ottobre del 1913, ad imitazione di Enzo Tortora,  mi presentai a voi aprendo questo mio blog personale. Da alcuni anni, intanto, non ho pubblicato più niente perché tutto di un colpo non mi fu più possible di accedere nella pagina delle pubblicazioni. Colloquiando via e-mail con l’amico Eduardo, che a suo tempo mi suggerì di aprire il sito, mi ha fatto notare che non è che mi avevano negato il sito, bensì avevano solo modificato l’accesso in suddetta pagina.

Trovandomi a riaprirlo proprio in questo periodo a cavallo tra l’ante e il post coronavirus, ho ritenuto opportuno farlo sia con lo stesso interrogativo di allora e sia aprendolo con un acrostico di speranza indirizzato a questo nostro invisibile, nonché sconcertante nuovo “amico”.



     Ce la faremo

Cosa mai vuoi dall’uomo

Oscuro male che semini paura?

Resisteremo e irradieremo luce

Ove tu porti ombre, o coronavirus.

Non l’avrai vinta tu,

Anche se il tuo ferire è ben letale.

Viviamo giorni bui,

Intanto non molliamo:

Ritornerà la gioia a riportare

Un sorso di speranza e di allegria

Su questa nostra beneamata terra!



Alla prossima per una mia lettera al coronavirus.