A te che sei madre
Eccoti con il tuo figlio morto in
braccio,
madre eterna, da gran dolore afflitta.
Nell’accettare la Sua volontà
la tua mettesti a parte
e godesti il risorto
solo dopo la Sua crocifissione.
Sembri
avere il mondo tra le tue mani
in
quest’aria di assurda pandemia:
ridagli
quello di cui ha bisogno,
ridagli
il respiro,
riportalo
agli abbracci
che
questa covidianità gli nega.
Un esempio il tuo dolore senza pianto:
sia monito, a chi sceglie di esser
madre
adesso, il tuo soffrir senza lamento.
Torni l’amor materno
ad essere quel dono
che regala senza nulla in cambio,
onde
inondar di pace il mondo intero!