dimanche 13 octobre 2013


Anteprima

“Dove eravamo rimasti” quando xxisecolo chiuse i battenti? Grazie a Carmela e a suo marito Giuseppe, che si onorarono della mia collaborazione, avevo preso gusto ad entrare nelle vostre case con i miei «raggi di italianità», tanto che quando non dovetti più farlo sembrò mancarmi qualcosa.

Dietro consiglio di Eduardo, che mi ha invitato a visitare il suo sito personale e ad aprirne uno pure io, eccomi qua -in tandem con lui- a parlarvi di quegli aspetti della nostra italianità che di tanto in tanto stuzzicano il mio estro letterario.

L’ultimo articolo che vi proposi nel suddetto giornaletto on line fu dedicato ai 50 della CFMB. Poiché la nostra emittente internazionale di Montreal è il non plus ultra in quanto a italianità mi piace iniziare questa mia nuova esperienza in rete proprio da lì…dove eravamo rimasti!

Fine anteprima: visitatemi spesso e BUONA LETTURA!

 

Ai tuoi 50 anni  (dic. 2012)              

Mia cara CFMB, è dal 1967 che ascolto fedelmente la tua voce e che seguo giornalmente i tuoi programmi; essendo tu nata nel 1962 ho perso un solo lustro della tua calorosa compagnia. Questo mio raggio di italianità sento il dovere di dedicarlo a questi primi cinquantanni durante i quali ti sei prodigata per l’affermazione della lingua, della cultura e dell’intero nostro retaggio in terra canadese e non solo. Approfitto dell’occasione per sottolineare che la tua frequenza radiofonica non è un semplice raggio di italianità, ma addirittura un fascio di luce luminosa, un faro lampeggiante che spazia a 360 gradi nei cieli di Montreal, della bella provincia del Quebec, nell’immenso Canada ed ora, grazie ad internet, ovunque nel mondo.

Eh sì, che bella soddisfazione, per noi ascoltatori e per te stazione radio, realizzare di aver trascorso ben 50 anni insieme e sempre in ottima armonia. Da mattina a sera e spesso anche di notte hai accompagnato il nostro cammino in terra emigrante; ci hai tenuti stretti alla Madre Patria nello stesso tempo che ci aiutavi ad integrarci in quella adottiva. Quale aspetto della nostra italianità tu non hai coltivato, non hai promosso o non hai diramato in lungo e in largo sulle tue onde radio?  Quale nostra attività sociocomunitaria tu non hai preso a cuore e resa pubblica attraverso la tua frequenza 1410 prima e 1280 adesso? Sei stata e lo sei ancora, per noi, una guida, una fonte d’informazione, una ventata di allegria nei momenti lieti e un respiro di conforto in quelli tristi: sei quella stupenda compagna che, se non c’eri, bisognava inventarti…ma per fortuna non ce n’è stato bisogno!  E che purezza di lingua quella che proviene dalla «tua bocca»; benché in mezzo a mille e più parlate, la tua non ha mia subito inflazione alcuna e resta sempre quella degna di un «italiano vero».

In momenti ricordevoli come questi, comunque, tornano furtive alla mente pure quelle care persone che sono scomparse. Permettimi allora di rivolgere un pensiero pure ad esse: il tuo presidente fondatore Casimir Stanczykowski, l’epico commentatore sportivo Roberto Ferrarini, il mago dei bottoni Remo Mayer, la voce domenicale Giuliana Hawa, l’indimenticabile e grande Augusto Tomasini, il bravo Mario De Filippo, l’enciclopedico Marcello Pansera, e recentemente il poliedrico Luigi Di Vito. Infatti è anche grazie ad essi che sei cresciuta e sei divenuta grande; mentre causa un certo fremito ed una cara emozione constatare che i tuoi microfoni sono animati ancora da parecchie mitiche voci che ti tennero a battesimo; al pari che è altamente incoraggiante «sentire» pure le tante nuove, «intonate e squillanti» anch’esse, assicurarti un lungo domani.  Senza dimenticare di dare un forte abbraccio pure a tutti quelli che, lavorando «silenziosamente» dietro le quinte, rendono possibile la tua programmazione!

Augurandoti tante belle cose, termino questo mio scritto regalandoti la seguente poesia:

TU COMPAGNA FEDELE

Tu, Compagna Fedele

Multiculturalmente Blasonata,

è già da anni che accompagni il cammino

degli emigrati in terra canadese.

Con orgoglio odo, fra gli altri, echeggiare

in tono più elevato proprio il nostro

idioma sulle magiche onde tue.

Ti ricordi del «Piccolo Programma»

con cui nascesti? É divenuto grande

ormai e, nonstante gli anni passino,

sembra ringiovanirsi sempre più…

anche in virtù delle nuove promesse

che si impegnano a continuarlo, lige

al loro spirito di appartenenza.

Ed ecco, assieme alle epiche tue voci,

pure le tante nuove dare accento

al nostro «dolce sì» che sempre suona!

Sette note, sette sere, notturno

italiano, il risveglio con il mitico

Cipolla, il ritorno a casa, domenica

insieme…con  la sosta dello spirito,

autostop ed il commento del giorno,

tutto sport e l’annuale maratona;

italianissimo, svegliati e canta,

nonché tanti concorsi e spazio ai giovani;

il mattiniere ed il buon pomeriggio,

il giorno dopo e la radio bambino;

la pubblicità, il taccuino sociale,

flash-la cultura a portata di mano;

due per uno, due canzoni per te,

assieme ai motivi indimenticabili,

e anche  quelli sotto il cielo di Napoli;

il mercatino e la signora Amalia,

red carpet oltre alla my chance on hair,

la ricetta perfetta,

il giro d’orizzonte, canzonissima

e  l’attento a quei due, a ruota libera,

e la medicina, scienza e salute,

flash back e vorrei dire

tante altre cose ancora…

in viaggio tra i ricordi del passato!

Questi i cari appuntamenti con cui

ci hai intrattenuto in ogni attimo

del giorno lungo questi cinquant’anni.

Alla Patria lontana tu ci hai sempre

tenuto uniti ed il nostro retaggio:

fede, lingua, cultura, tradizioni,

folclore…ad ogni gente annunci ancora,

tanto che noi pure, per te, possiamo

sentirci fieri di essere italiani.

Mia cara CFMB,

tempo forse non avrò per soffiare

sopra le tue settantacinque o cento

candeline; ma spero possa andare

a farlo da lassù…

assieme ai tuoi che ormai non ci son più!

Grazie CFMB, ad maiora e un augurio sincero per tanti altri anni ancora!