“Dove eravamo rimasti” quando xxisecolo chiuse
i battenti? Grazie a Carmela e a suo marito
Giuseppe, che si onorarono della mia collaborazione, avevo preso gusto ad
entrare nelle vostre case con i miei «raggi di italianità», tanto che quando
non dovetti più farlo sembrò mancarmi qualcosa.
Dietro consiglio di Eduardo, che mi ha invitato a
visitare il suo sito personale e ad aprirne uno pure io, eccomi qua -in tandem
con lui- a parlarvi di quegli aspetti della nostra italianità che di tanto in tanto
stuzzicano il mio estro letterario.
L’ultimo articolo che vi proposi nel suddetto
giornaletto on line fu dedicato ai 50 della CFMB. Poiché la nostra emittente
internazionale di Montreal è il non plus ultra in quanto a italianità mi piace
iniziare questa mia nuova esperienza in rete proprio da lì…dove eravamo
rimasti!
Fine anteprima: visitatemi spesso e BUONA LETTURA!
Ai tuoi 50 anni
(dic. 2012)
Mia cara CFMB, è dal 1967 che ascolto fedelmente la
tua voce e che seguo giornalmente i tuoi programmi; essendo tu nata nel 1962 ho
perso un solo lustro della tua calorosa compagnia. Questo mio raggio di
italianità sento il dovere di dedicarlo a questi primi cinquantanni durante i
quali ti sei prodigata per l’affermazione della lingua, della cultura e dell’intero
nostro retaggio in terra canadese e non solo. Approfitto dell’occasione per
sottolineare che la tua frequenza radiofonica non è un semplice raggio di
italianità, ma addirittura un fascio di luce luminosa, un faro lampeggiante che
spazia a 360 gradi nei cieli di Montreal, della bella provincia del Quebec,
nell’immenso Canada ed ora, grazie ad internet, ovunque nel mondo.
Eh sì, che bella
soddisfazione, per noi ascoltatori e per te stazione radio, realizzare di aver
trascorso ben 50 anni insieme e sempre in ottima armonia. Da
mattina a sera e spesso anche di notte hai accompagnato il nostro cammino in
terra emigrante; ci hai tenuti stretti alla Madre Patria nello stesso tempo che
ci aiutavi ad integrarci in quella adottiva. Quale aspetto della nostra italianità
tu non hai coltivato, non hai promosso o non hai diramato in lungo e in largo
sulle tue onde radio? Quale nostra
attività sociocomunitaria tu non hai preso a cuore e resa pubblica attraverso
la tua frequenza 1410 prima e 1280 adesso? Sei stata e lo sei ancora, per noi,
una guida, una fonte d’informazione, una ventata di allegria nei momenti lieti
e un respiro di conforto in quelli tristi: sei quella stupenda compagna che, se
non c’eri, bisognava inventarti…ma per fortuna non ce n’è stato bisogno! E che purezza di lingua quella che proviene
dalla «tua bocca»; benché in mezzo a mille e più parlate, la tua non ha mia
subito inflazione alcuna e resta sempre quella degna di un «italiano vero».
In
momenti ricordevoli come questi, comunque, tornano furtive alla mente pure
quelle care persone che sono scomparse. Permettimi allora di rivolgere un
pensiero pure ad esse: il tuo presidente fondatore Casimir Stanczykowski,
l’epico commentatore sportivo Roberto Ferrarini, il mago dei bottoni Remo
Mayer, la voce domenicale Giuliana Hawa, l’indimenticabile e grande Augusto
Tomasini, il bravo Mario De Filippo, l’enciclopedico Marcello Pansera, e
recentemente il poliedrico Luigi Di Vito. Infatti è anche grazie ad essi che
sei cresciuta e sei divenuta grande; mentre causa un certo fremito ed una cara
emozione constatare che i tuoi microfoni sono animati ancora da parecchie
mitiche voci che ti tennero a battesimo; al pari che è altamente incoraggiante
«sentire» pure le tante nuove, «intonate e squillanti» anch’esse, assicurarti
un lungo domani. Senza dimenticare di
dare un forte abbraccio pure a tutti quelli che, lavorando «silenziosamente»
dietro le quinte, rendono possibile la tua programmazione!
Augurandoti
tante belle cose, termino questo mio scritto regalandoti la seguente poesia:
TU
COMPAGNA FEDELE
Tu, Compagna Fedele
Multiculturalmente Blasonata,
è già da anni che accompagni il
cammino
degli
emigrati in terra canadese.
Con
orgoglio odo, fra gli altri, echeggiare
in
tono più elevato proprio il nostro
idioma sulle magiche onde tue.
Ti ricordi del «Piccolo Programma»
con cui nascesti? É divenuto grande
ormai e, nonstante gli anni
passino,
sembra ringiovanirsi sempre più…
anche in virtù delle nuove promesse
che si impegnano a continuarlo,
lige
al loro spirito di appartenenza.
Ed ecco, assieme alle epiche tue
voci,
pure le tante nuove dare accento
al
nostro «dolce sì» che sempre suona!
Sette note, sette sere, notturno
italiano, il risveglio con il
mitico
Cipolla, il ritorno a casa,
domenica
insieme…con la sosta dello spirito,
autostop ed il commento del giorno,
tutto sport e l’annuale maratona;
italianissimo, svegliati e canta,
nonché tanti concorsi e spazio ai
giovani;
il mattiniere ed il buon
pomeriggio,
il giorno dopo e la radio bambino;
la pubblicità, il taccuino sociale,
flash-la cultura a portata di mano;
due
per uno, due canzoni per te,
assieme ai motivi indimenticabili,
e anche quelli sotto il cielo di Napoli;
il mercatino e la signora Amalia,
red
carpet oltre alla my chance on hair,
la ricetta perfetta,
il giro d’orizzonte, canzonissima
e
l’attento a quei due, a ruota libera,
e la medicina, scienza e salute,
flash back e vorrei dire
tante altre cose ancora…
in
viaggio tra i ricordi del passato!
Questi i cari appuntamenti con cui
ci hai intrattenuto in ogni attimo
del giorno lungo questi
cinquant’anni.
Alla Patria lontana tu ci hai
sempre
tenuto uniti ed il nostro retaggio:
fede, lingua, cultura, tradizioni,
folclore…ad ogni gente annunci
ancora,
tanto che noi pure, per te,
possiamo
sentirci fieri di essere italiani.
Mia cara CFMB,
tempo forse non avrò per soffiare
sopra le tue settantacinque o cento
candeline; ma spero possa andare
a farlo da lassù…
assieme ai tuoi che ormai non ci
son più!
Grazie CFMB, ad maiora e un augurio sincero per
tanti altri anni ancora!