lundi 19 janvier 2015


Il Centro della…perfezione

Per me è diventata quasi una devota tradizione dedicare un pensiero scritto a don Bosco in occasione della sua festa che ricorre il 31 gennaio; l’ho fatto quando scrivevo sull’Insieme, l’ho fatto in “xxisecolo” e l’ho già fatto pure con questa “penna per l’italianità”.  Anche quest’anno ho trovato lo spunto per farlo: vi parlerò, infatti, del “Centro salesiano dei giovani”, situato sulla Maurice Duplessis in Rivière des Prairies. È già da anni che vi passo davanti mattina e sera, andando e tornando dal lavoro…senza neanche immaginare quali e quanti  giovani ideali si vivono lì dentro; passando e ripassando di lì la mia immaginazione non andava oltre quell’insegna che lo contraddistingue, e la mia mente non si figurava altro che un piccolo locale dove i giovani si riuniscono per incontri ricreativi, riunioni spirituali o cose del genere. Ora che vi sono entrato e l’ho visitato posso dirvi che si tratta addirittura di una vera e propria cittadella frequentata naturalmente da giovani, diretti e guidati da quegli stessi salesiani di don Bosco che fino all’anno scorso ufficiavano nella Missione di Maria Ausiliatrice.

Tempo fa, anche per procedere con ordine, incontrai casualmente padre Luc De Montagne; dopo esserci salutati cordialmente e scambiati i rituali convenevoli gli chiesi dove si trovasse attualmente e lui mi rispose: «Sto al Centro dei giovani; vienimi a trovare che ti offro un caffè e te lo faccio visitare». Promisi di accontentarlo, ho  mantenuto la promessa, ho visitato il Centro ed eccomi qui a descrivervelo per filo e per segno…anche perché molti di voi, come me prima, non sanno affatto di che si tratta e di quali e quante risorse spirituali i nostri giovani possono nutrirsi lì dentro quotidianamente. L’ingresso principale è sulla strada Pierre Baillargeon ed è da circa vent’anni che si impegna a dare alla società onesti cittadini, proprio secondo l’insegnamento preventivo del grande santo di Torino a cui è intitolato. Vi sarà capitato di certo, durante le belle giornate, notare un parco giochi per bambini in fondo al parcheggio a fianco all’edificio ed essere attratti dall’armonia festosa di quei «futuri cittadini» che per ora trascorrono lì la loro giornata, guidati a socializzare fraternamente: al Centro si comincia ad educare la gioventù sin dai suoi primi anni di vita! Su per le scale, che portano ai piani superiori, poster e foto ricordo di attività giovanili  già svolte accompagnano gioiosamente la mia visita. Il secondo piano è il punto focale della nostra cittadella, dove naturalmete non può mancare la cappella per la Santa Messa e le pratiche religiose ufficiate da padre Luc, padre Tito e padre Richard…se qualcuno non sapeva dove fossero, adesso sa dove trovarli. Dopo di che, dove ti volti e dove ti giri, ti trovi in vasti locali ricreativi e formativi dove i giovani vengono saggiamente orientati a giuste scelte di vita; dove possono incontrarsi, fare amicizia, discutere, confrontarsi e divertirsi; sapete su cosa si è posato nostalgicamente il mio occhio? Su di un mitico biliardino dove da ragazzino «disputavo» le mie partite di calcio con i miei amichetti! Uscendo dal Centro ho portato con me un foglietto pubblicitario delle attività programmate di cui vi cito quelle più importanti…così come sono in lingua inglese per evitare errori di traduzione: Tutoring! All ages (un fac simile di dopo scuola); Funky Dance for Girls (si preparano danze per uno spettacolo annuale); Friday Night Ball Hockey; Grades 3 to 6 ball hockey; Musicpalooza (si pratica musica e si compongono canzoni originali); Friday night Teen Girls Club ed infine gli annuali Summer Camps. A dirigere e coordinare queste lodevoli attività c’è un fantastico trio: Fr. Richard Autier “Don Bosco presence”; Theo Vecera “The big cheese”; Anna Tafuto “Rockstar”; da sottolineare che questi magnifici tre sono coadiuvati, a tempo parziale, da Philip Rossi “Awesome leader”. Salendo ancora più su, al terzo piano infine, troviamo la Missione Don Bosco che si interessa a raccogliere fondi  per aiutare le missioni salesiane sparse un pò dovunque nel mondo. Ne approfitto per ringraziare l’amministratrice Sandra Lamberti per le preziose informazioni fornitemi.       

Ma che cos’è tutto sommato, e per chiudere in bellezza, questo «Centro salesiano dei giovani”? È una palestra formativa dove l’educazione è veramente una questione di cuore! Esso è più che un centro…è una casa fuori casa dove sei sempre benvenuto, benvoluto ed apprezzato! Non so se ci avete fatto caso, ma ben tre volte, nel corso della dissertazione, ci si è imbattuti nel numero tre, cioè sul numero perfetto: si innalza su tre piani, tre i sacerdoti del centro e tre i suoi dinamici dirigenti…il centro della perfezione, dunque! Una cosa è certa, comunque, esso altro non è che un rivivere in chiave moderna la spiritualità che si viveva un tempo negli Oratori di don Bosco…il punto di partenza per una società migliore!