mardi 25 avril 2017

MOSAICO ITALIANO ©
    I corsi del Picai sono terminati e riprenderanno nel prossimo anno scolastico. Anch’io tornerò a voi con la prossima apertura delle scuole con altre Poesie per i miei alunni. Nel frattempo vi intrattengo con una mia serie di acrostici intitolata «Mosaico italiano» di cui eccovi la…

Prefazione
Ho cominciato a scrivere acrostici nel 1988, per i sedici anni di mia figlia;  in appresso, di tanto in tanto, ne ho dedicati alcuni a parenti ed amici per circostanze e ricorrenze varie.
Da buon radio ascoltatore ne avevo composti pure per alcune “voci” significative della CFMB; nel 2012, in occasione dei 50 anni della nostra radio del cuore, mi è passato per la mente di onorare anche altre personalità che lavorano in suddetti studi: davanti o dietro al microfono, ancora viventi o purtroppo deceduti.
Si dice che l’appetito vien mangiando, ebbene ecco che nel 2013, nei festeggiamenti della 20ma edizione della Settimana Italiana di Montreal, ho puntato il cannocchiale nel firmamento di tutti coloro che hanno fatto sì che pure tutti noialtri emigranti italo canadesi potessimo sentirci fieri di essere italiani.
Naturalmente ne ho composti anche per dirigenti e colleghi del Picai, tra cui sono meglio conosciuto col nome di maetro Cuore. Dopo avere insegnato per oltre un quarto di secolo nelle scuole del sabato mattina, una volta appesa la penna al chiodo, mi sono chiesto: “Ma ora, mio caro Giuseppe, non fai più nulla per la cultura italiana?”. In seguito a questa riflessione, ho rimosso la penna dal chiodo ed ecco che la mia bacheca letteraria si è andata, e si va ancora, ravvivando pure attraverso questo variopinto MOSAICO ITALIANO.

samedi 8 avril 2017

Ecce homo@
1
Affamato mi aggiro ed assetato
in cerca di qualcosa come tutti
e mi rivolgo al soldo venerato
di cui nessuno ha mai goduto i frutti.

Dalle caduche brame condannato,
Tantalo sembro in mezzo a questi flutti
dove, da tutti spinto ed emulato,
vedo affondarne di sogni distrutti.

Mai più  moltiplicato sarà un pane
dove spietato e crudo è l'egoisamo,
dove giustizia e pace son lontane;

e la sete te la rende ancor più atroce
la spugna sordida dell'affarismo
come un lontano giorno sulla croce!
2
Non è di lutto quel drappo violetto
disteso intorno alla croce del Cristo;
né se il tuo pianto è di fede provvisto
vede l'Eterno lì a morte soggetto.

Questo è il passaggio del figlio diletto
d'onde fu il bene dal male conquisto,
l'uomo redento siccome previsto,
nella Sua gloria del Padre al cospetto.

Segno di lutto è il persistere tuo
nella tenebrica luce del male
che annulla il bibblico vivere Suo.

Segno di morte è se invano risorge
a riscattarti dal male mortale
cui blando invito natura ti porge.