lundi 21 mars 2022

 

Cabala o non cabala     

Cabala o non cabala, alcuni avvenimenti analoghi possono ripetersi sistematicamente nel corso del tempo. Il Sanremo 2020 è stato il primo dell’era Amadeus; detto festival, purtroppo, è passato alla storia come quello anticovid perché solo alcune settimane dopo il mondo intero veniva ammantato dalle tenebre della covidianità, che ancora adesso, nonostante tutto, continua a farla da padrona. Lì in Italia fu l’ultima manifestazione musicale di entusiasmo e di spensieratezza con pubblico presente a tutto spiano. Difatti subito dopo si piombava nelle misure sanitarie dell’isolamento più assoluto. Le attività umane venivano paralizzate e la vita di ogni essere umano veniva messa a dura prova: ed è già da ben due anni che il morale dell'universo intero è ancora in fase calante.

Dopo il festival successivo del 2021, purtroppo “a porte chiuse”, quest’anno si è quasi tornati alla normalità con quello 2022 ricco di buona musica e con pubblico vivo e vegeto ad applaudire. Intanto subito dopo, cabala o non cabala, il mondo intero è di nuovo ritornato sotto schoc per un’altra improvvisa botta in testa provocato dai missili russi in Ucraina: sul cotto della pandemia, l’acqua bollente della guerra!  È già da quasi un mese che le bombe tuonano e l’aria non sembra affatto rasserenarsi; unica nota meno dolente in tanta tristezza è che il serpeggiare del covid sembra passato in second’ordine o addirittura scomparso dai nostri incubi. I siluri squarciano i cieli, i corridoi umani vengono sbarrati, le sommosse vengono represse e le informazioni stampa suffocate; e il tutto per una sola mente esaltata che non vuole piegarsi a razionali trattative di pace.

Ho letto da qualche parte, intanto, che ad Ama è stata già proposta la conduzione della kermesse sanremese anche per gli anni 2023 e 2024. Ottima come idea e che si proceda pure in tal senso: mica male un’era Ama della durata di un intero lustro! In tanta lieta atmosfera musicale io, però, terrei in considerazione di nuovo la cabala: il virus dopo il suo primo festival, la guerra dopo il suo terzo…che altra sorpresa potrebbe riservarci qualcuno dei prossimi due!? Ma procediamo con ordine e con spensierato ottimismo: prima vediamo se sarà lui il direttore artistico delle prossime due edizioni e dopo si vedrà se il bicchiere avrà pure il suo mezzo vuoto oppure se sarà completamente pieno. Intanto, buona primavera 2022 a tutti e così sia!