dimanche 15 août 2021

 Segni di ripresa        

Dopo quasi due anni di pandemia sembra che l’aria si vada rasserenando, che l’uomo vada riprendendo le sue attività e, soprattutto, che la speranza stia ritornando a confortare i nostri cuori. Approfittando della bella stagione non sono mancate importanti manifestazioni sportive a concedere una boccata di ossigeno all’intera umanità; né sono mancate feste e riunioni comunitarie a far respirare un po’ d’aria pura a tanta gente desiderosa di rompere il confinamento e ritornare a vivere, con più normalità, nel suo abitat naturale. Finalmente è apparso all’orizzonte l’arcobaleno del «tutto andrà bene» con i colori predominanti della ripresa e della rinascita: e va detto che ce lo meritavamo pure! Intanto va fatto presente che, mai come ora, la prudenza non è mai troppa e nemmeno l’allegria deve sfociare nell’euforia se si vuole diligentemente evitare il peggio. Vuene denominata «delta» la quarta lettera dell’alfabeto greco; nemmeno a farlo apposta a causa di una malaugurata variante delta questo famigerato covid 19 va diffondendo, ove più ed ove meno, nuovi focolai infettivi che fanno sempre più parlare di una quarta ondata della covidianità.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, anch’io ho finalmente messo fine alla mia quarantena grazie ad un matrimonio allo scadere di  luglio e partecipare pure, ironia della sorte, a visite funebri ad inizio agosto. In questi sentiti rapporti sociali, calorosi nel primo caso e compuntii nel secondo, nonstante le accortezze di routine qualche involontaria trasgressione nei contatti fisici si è portati a commetterla nonstante tutto…ma, trattandosi di noi, cade tutto nella normalità perché in certi casi «dover prendere le debite precauzioni spetta sempre agli altri e mai a noi stessi».  A tale proposito, trovo interessante ritornare agli europiei di calcio 2021 e ad ogni altra manifestazione che comporta entusiasmo e partecipazione di massa. La sorprendente e meritata vittoria della nostra nazionale di calcio ha scatenato «urbi et orbi» condivisioni di gioia ed esplosioni esilaranti di amor Patrio…ma ci sono stati pure, inavvertitamente perché certe emozioni sono fuori controllo, atti e contatti poco conformi alle raccomandate norme sanitarie dovute ai tempi che corrono: anche in detti casi si pensa sempre che a dover fare il proprio dovere debbano essere sempre gli altri e mai noi personalmente, dimenticando che, come di Eros, gli altri siamo noi. 

Chiamalo entusiasmo, chiamala esplosione di gioia, chiamalo come vuoi che, secondo me, questo comportamento impulsivo da filosofia egoistica altro non è che quella probabile variante delta che potrebbe far germogliare veramente una quarta ondata epidemica; ma soprattutto voglia il cielo che simili sconsiderati azzardi non diventino atti di cui, col senno del poi, dovercene pentire.

dimanche 1 août 2021

Verso la rinascita

                   

La luce in fondo al tunnel è stata quasi raggiunta e all’orizzonte umano c’è aria di speranza e voglia di rinascita. Anche i confinamenti dovuti alla covidianità ci vanno concedendo respiri di esultanza con la prudente ripresa di manifestazioni comunitarie e feste familiari di cui, da più di un anno, a malincuore si era dovuto fare a meno. La quarantena di famiglia è stata ufficialmente interrotta, sabato 24 luglio 2021, grazie alla celebrazione di un matrimonio: il sacramento che unisce due cuori e rasserena l’animo di chi li circonda e li abbraccia con affetto! Una cerimonia nuziale benedetta da due confessioni religiose nella Cattedrale Marie Reine du Monde: quella cattolica romana della sposa e quella armena ortodossa dello sposo. Singolare e significativa, durante la preghiera del prelato armeno, il momento in cui gli sposi si sono tenuti uniti mani nelle mani e le fronti appoggiate l’una sull’altra: il sospirato contatto fisico negatoci dal covid 19!

       La gioiosa contentezza è continuata nella sala da ricevimento dove non sono mancati, sempre nei limiti dell’accortezza sanitaria, abbracci ed effusioni di amicizia e simpatia. Per ovvie ragioni il numero degli invitati non è potuto andare oltre le 50 presenze, ma la sentita partecipazione di parenti ed amici stretti ha fatto da caloroso sfondo e sostegno al nascente focolare a cui i giovani sposi stavano dando inizio. Succulento il pranzo nuziale dove si sono potute gustare pure prelibatezze dell’Armenia e del tutto eccezionale l’animazione di un DJ e di un’orchestra che hanno allietato la serata dalle 18 alla mezzanotte. Sono partiti con timidezza i primi passi di danza, ma poi l’entusiasmo giovanile l’ha fatta da padrone ed un’aria di soddisfatta e meritata allegria ha pervaso sia la pista da ballo che l’aria d’intorno.

       Ci si è saputo comportare pure sull’uso delle mascherine: viso sorridente stando seduti, volto coperto andando in giro: una norma da rispettare un po’ dovunque per lasciarci la pandemia alle spalle e andare incontro alla sospirata normalità di vita. La giovane sposina è la figlia di una figlioccia di cresima di mia moglie e quindi non potevo non dedicarle un acrostico augurale che vi do in lettura:

FONTE DI AMORE

Abbracci limitati

Motivo pandemia, parimenti

Avete incamminato i vostri passi

Nei sentieri dell’amore. E così

Dinanzi a voi orizzonti ameni

Allettano il vostro sguardo, e il cuore

            esulta di giuliva contentezza.

Sono sogni preziosi quelli che oggi

Hanno dato inizio al vostro avvenire.

Illumini il sole il vostro domani,

Riscaldi, il suo calore, il focolare

A cui state dando vita: sia fonte

Gaia di benessere e di prole sana!