Il Centro della…perfezione
Per me è diventata quasi una devota tradizione dedicare un pensiero
scritto a don Bosco in occasione della sua festa che ricorre il 31 gennaio; l’ho
fatto quando scrivevo sull’Insieme, l’ho fatto in “xxisecolo” e l’ho già fatto
pure con questa “penna per l’italianità”.
Anche quest’anno ho trovato lo spunto per farlo: vi parlerò, infatti,
del “Centro salesiano dei giovani”, situato sulla Maurice Duplessis in Rivière
des Prairies. È già da anni che vi passo davanti mattina e sera, andando e
tornando dal lavoro…senza neanche immaginare quali e quanti giovani ideali si vivono lì dentro; passando
e ripassando di lì la mia immaginazione non andava oltre quell’insegna che lo
contraddistingue, e la mia mente non si figurava altro che un piccolo locale
dove i giovani si riuniscono per incontri ricreativi, riunioni spirituali o
cose del genere. Ora che vi sono entrato e l’ho visitato posso dirvi che si
tratta addirittura di una vera e propria cittadella frequentata naturalmente da
giovani, diretti e guidati da quegli stessi salesiani di don Bosco che fino
all’anno scorso ufficiavano nella Missione di Maria Ausiliatrice.
Tempo fa, anche per
procedere con ordine, incontrai casualmente padre Luc De Montagne; dopo esserci
salutati cordialmente e scambiati i rituali convenevoli gli chiesi dove si
trovasse attualmente e lui mi rispose: «Sto al Centro dei giovani; vienimi a
trovare che ti offro un caffè e te lo faccio visitare». Promisi di
accontentarlo, ho mantenuto la promessa,
ho visitato il Centro ed eccomi qui a descrivervelo per filo e per segno…anche
perché molti di voi, come me prima, non sanno affatto di che si tratta e di
quali e quante risorse spirituali i nostri giovani possono nutrirsi lì dentro
quotidianamente. L’ingresso principale è sulla strada Pierre Baillargeon ed è
da circa vent’anni che si impegna a dare alla società onesti cittadini, proprio
secondo l’insegnamento preventivo del grande santo di Torino a cui è
intitolato. Vi sarà capitato di certo, durante le belle giornate, notare un
parco giochi per bambini in fondo al parcheggio a fianco all’edificio ed essere
attratti dall’armonia festosa di quei «futuri cittadini» che per ora
trascorrono lì la loro
giornata, guidati a socializzare fraternamente: al Centro si comincia ad
educare la gioventù sin dai suoi primi anni di vita! Su per le scale, che
portano ai piani superiori, poster e foto ricordo di attività giovanili già svolte accompagnano gioiosamente la mia
visita. Il secondo piano è il punto focale della nostra cittadella, dove naturalmete
non può mancare la cappella per la Santa Messa e le pratiche religiose
ufficiate da padre Luc, padre Tito e padre Richard…se qualcuno non sapeva dove
fossero, adesso sa dove trovarli. Dopo di che, dove ti volti e dove ti giri, ti
trovi in vasti locali ricreativi e formativi dove i giovani vengono saggiamente
orientati a giuste scelte di vita; dove
possono incontrarsi, fare amicizia, discutere, confrontarsi e divertirsi;
sapete su cosa si è posato nostalgicamente il mio occhio? Su di un mitico
biliardino dove da ragazzino «disputavo» le mie partite di calcio con i miei
amichetti! Uscendo dal Centro ho portato con me un foglietto pubblicitario
delle attività programmate di cui vi cito quelle più importanti…così come sono
in lingua inglese per evitare errori di traduzione: Tutoring! All ages (un fac simile di dopo
scuola); Funky Dance for Girls (si preparano danze per uno spettacolo annuale);
Friday Night Ball Hockey; Grades 3 to 6 ball hockey; Musicpalooza (si pratica
musica e si compongono canzoni originali); Friday night Teen Girls Club ed
infine gli annuali Summer Camps. A dirigere e coordinare queste lodevoli
attività c’è un fantastico trio: Fr. Richard Autier “Don Bosco presence”; Theo
Vecera “The big cheese”; Anna Tafuto “Rockstar”; da sottolineare che questi
magnifici tre sono coadiuvati, a tempo parziale, da Philip Rossi “Awesome
leader”. Salendo ancora più
su, al terzo piano infine, troviamo la Missione Don Bosco che si interessa a
raccogliere fondi per aiutare le missioni
salesiane sparse un pò dovunque nel mondo. Ne approfitto per ringraziare
l’amministratrice Sandra Lamberti per le preziose informazioni fornitemi.
Ma che cos’è tutto sommato, e per chiudere in
bellezza, questo «Centro salesiano dei giovani”? È una palestra formativa dove
l’educazione è veramente una questione di cuore! Esso è più che un centro…è una
casa fuori casa dove sei sempre benvenuto, benvoluto ed apprezzato! Non so se ci avete fatto caso, ma ben tre volte, nel corso
della dissertazione, ci si è imbattuti nel numero tre, cioè sul numero
perfetto: si innalza su tre piani, tre i sacerdoti del centro e tre i suoi
dinamici dirigenti…il centro della perfezione, dunque! Una cosa è certa,
comunque, esso altro non è che un rivivere in chiave moderna la spiritualità
che si viveva un tempo negli Oratori di don Bosco…il punto di partenza per una
società migliore!