mercredi 23 novembre 2016

POESIE PER I MIEI ALUNNI  ©
       Il PICAI, l’Ente che da ormai più di mezzo secolo parla la lingua del tuo cuore è ancora lì ad attendere i nostri  nipoti e pronipoti ai corsi di lingua e cultura italiana del sabato mattina. Per quasi  un quarto di secolo ho insegnato anch’io sui suoi banchi di scuola realizzandomi come emigrante e come educatore di italianità. Entusiasta di detta missione ho coltivato lo spirito di appartenenza dei miei studenti anche attraverso una serie di componimenti personali che mi è piaciuto intitolare «Poesie per i miei alunni». È già da un paio di annetti che non insegno più ma, siccome il Picai un po’ mi manca, ho deciso di pubblicarle in questo mio blog personale…potrebbero arricchire le unità didattiche di qualche insegnante!
FIGLIO DI EMIGRANTI
Sono un giovane figlio di emigranti
a cui oggi non manca proprio niente.
Per gli antenati, però, furon pianti
stando a quello che dice la gente.
   Non ebbero di che essere esultanti
   in una terra per lingua ed ambiente
   avversa; comunque andarono avanti
   e progredirono brillantemente.
Anche i miei padri hanno valorizzato
questo suolo, una volta forestiero,
fieri del loro italico passato.
   È bello tramandare una cultura,
   una lingua e quel nobile pensiero
   che hanno dato al mondo nuova struttura.
Deve esser mia premura,
da degno figlio del Mediterraneo,
a tanta gloria non restare estraneo!

jeudi 10 novembre 2016

POESIE PER I MIEI ALUNNI  ©
       Il PICAI, l’Ente che da ormai più di mezzo secolo parla la lingua del tuo cuore è ancora lì ad attendere i nostri  nipoti e pronipoti ai corsi di lingua e cultura italiana del sabato mattina. Per quasi  un quarto di secolo ho insegnato anch’io sui suoi banchi di scuola realizzandomi come emigrante e come educatore di italianità. Entusiasta di detta missione ho coltivato lo spirito di appartenenza dei miei studenti anche attraverso una serie di componimenti personali che mi è piaciuto intitolare «Poesie per i miei alunni». È già da un paio di annetti che non insegno più ma, siccome il Picai un po’ mi manca, ho deciso di pubblicarle in questo mio blog personale…potrebbero arricchire le unità didattiche di qualche insegnante!
         E, dopo l’aggiornamento dell’inno di Mameli, che ne dite di questa mia «rivisita» dell’Italiano di Toto Cutugno?
        L’ALTRO ITALIANO
Lasciatemi pensare
col cuore e con la mente,
lasciatemi pensare
pure alla mia gente!
Buon giorno Italia, terra mia lontana,
sento una voce dentro che mi chiama;
verrò di certo un giorno anch’io a visitarti:
voglio vederti e, poi, voglio abbracciarti.
Buon giorno Italia, sai che non mi duole
far tutto ciò che il mio retaggio vuole:
è giusto e saggio che la grande tua cultura
abbia una vita lunga e duratura.
Buon giorno Italia, tu pur patria mia;
un tuffo al cuore ed è malinconia.
Buon giorno Dio, or qui ci sono anch’io!
Lasciatemi pensare
col cuore e con la mente,
lasciatemi pensare
alla mia Italia e alla mia gente.
Lasciatemi pensare
perché è un diritto mio:
mi sento veramente un italiano anch’io!
Buon giorno Italia, tu anche fuor sei grande,
sei rinomata ovunque e in ogni istante.
Sento poi dir che una “piccola tu”
sorge in ogni angolo del mondo e forse più.
Buon giorno Italia che ti fai onore,
io noto con trasporto e con stupore
che strade, scuole, chiese e monumenti
son dedicate a tanti tuoi portenti.
Buon giorno Italia, tu pur patria mia;
un tuffo al cuore ed è malinconia.
Buon giorno Dio, or qui ci sono anch’io!