dimanche 27 juillet 2014


 

ICI METROPOLI

Cari amici, ma soprattutto cari giovani, dove c’è italianità lì c’è pure la mia penna; quando poi questa  italianità sprizza gioventù da tutti i pori, ecco lì la mia penna a mettere subito nero su bianco. Vi è mai capitato di perdere di vista un conoscente e ritrovarvelo, dopo un pò, improvvisamente davanti? E, magari, realizzate pure che era sempre stato nelle vostre vicinanze e non lo sapevate! Da tempo mi chiedevo dove fosse finito quel  bravo giornalista che noi tutti indistintamente abbiamo conosciuto attraverso la stampa scritta, parlata e vista e che risponde al nome di Marco Luciani Castiglia. Ebbene, non me lo sono «trovato» inaspettatamente davanti venerdì 11 luglio scorso? E poi dicono che il venerdì porta male! Ciao Marco, ora che ti ho ritrovato non ti lascerò più; anzi, ne approfitto per far conoscere la tua nuova sede anche ai lettori di questo mio angoletto virtuale affinché si rendano conto di ciò che vai facendo in favore della nostra italianità in generale e della nostra dinamica gioventù in particolare.

Un mio figlioccio di battesimo è uno di quelli a cui la musica «ha dato in testa» sin da piccolo e, adesso, come fai a togliergli quella botta dalla testa? «Patino –mi ha detto via telefono qualche settimana fa- venerdì 11 luglio metti la televisione sul canale 16 ché mi fanno un’intervista!». Detto fatto; mi sintonizzo sul canale 16, che pensavo avesse trasmesso in inglese o in francese, e non mi trovo dinanzi  Marco Luciani a presentare la sua e nostra «Metropoli» su ICI Montreal per dare spazio agli eventi della nostra comunità, nonché per promuovere i nostri giovani talenti? Aprendo una parentesi: che bellezza RaiItalia...ma quando è troppo è troppo! Nessuno forse ci fa caso ma, a quanto sembra, tenendoci vicini all’Italia di lì, ci allontana da quella di qui; cerchiamo di non darci la zappa sui piedi perché, secondo me, per noi italoCANADESI  anche questo fa parte di quella esterofilia cronica decantata da Toto Cutugno in una sua canzone. A parentesi chiusa, miei cari quattro lettori ogni mercoledì, giovedì e venerdi pomeriggio andatevi ad aggiornare sulle attività comunitarie ed a rimirare tutto quel  pò-pò di gioventù che riempie di argento vivo la grande Montreal. Da parte mia vengo a sintetizzarvi due interviste di quel giorno lì: due giovani di due mondi diversi, ma uniti da uno stesso ideale; due sogni volti entrambi a realizzarsi alla grande; due vedute del futuro convergenti entrambe nell’orizzonte di una congenita telematia…con una sola «t». Partendo appunto da quest’ultimo aspetto, infatti, Sara è una ragazza italiana che ha intravisto uno sbocco alla sua carriera qui, nella lontana America e Saverio è un giovane italocanadese che, guarda caso, anche lui vede terre promesse in paesi lontani da quelli in cui è nato. È proprio vero che l’erba del vicino è sempre più verde: noi stessi, d’altro canto, non venimmo a costruirci il nostro avvenire lungi dal suolo nativo? Congenita telematia, come volevasi dimostrare!

A parte questo, eccovi i nostri giovani più da vicino. Sara De Luca da Teramo se ne è venuta qui a Montreal perché in Italia, con l’attuale vento politico-sociale che spira, non è tanto facile capire i propri sogni e, soprattutto, è difficile poterli mettere in pratica…ragion per cui i cervelli fugguno dal  nostro Bel Paese!  E sapete cosa è venuta a fare qui da noi? Che ci crediate o no è la coordinatrice agli eventi benefici dell’orchestra sinfonica di Longueuil: si interessa a garantire la continuità di detta orchestra, cercando di ringiovanire quella parte di pubblico che vede «invecchiare» nei confronti della musica di un certo livello come appunto quella classica. Saverio Lariccia, invece, è appassionato di musica leggera che rappresenta addirittura il suo stile di vita: ha cominciato  in casa «tamburellando»  sulle sedie di legno fino a quando non è arrivata la prima chitarra a permettergli di imitare i Beatles, ispirarsi a Little Tony e coltivare musica melodica. Alla giovane età di 35 anni ha all’attivo  un ben nutrito curriculum musicale che tra l’altro, in occasione del 50.mo del Cantagiro, lo ha portato addirittura a calcare il palco di detta kermesse tutta italiana…assieme al suo amico d’infanzia Davide da cui purtroppo si è artisticamente separato! 35 anni quasi tutti consacrati alla musica in cui crede fortemente e che costituisce la  sua convinzione ed il suo attaccamento: se non ne fosse stato così convinto non avrebbe mai iniziato; avendo iniziato continuerà perché se lascia si sentirebbe perduto; ma intravede orizzonti più vasti sia oltre confine che oltre oceano, come volevasi ancora una volta dimostrare! A proposito, se qualcuno non avesse mai visto in azione il mio figlioccio Saverio del «Gruppo Vu»  può togliersi questo sfizio a breve nel corso della ventunesima edizione della Settimana Italiana, durante la quale si esibirà ben due volte: venerdì 15 agosto sarà sul palco di Loto Québec presso il parco Dante alle ore 20 (otto di sera) e domenica 17 agosto, sempre nella Piccola Italia, questa volta sul palco situato sulla strada Saint Laurent all'angolo di Shamrock alle ore 19 (sette di sera). 

Ed allora, buona Settimana Italiana a venire e sempre «occhio ai nostri giovani talenti»…che ce ne sono eccome a continuare con entusiasmo ed orgoglio la nostra secolare italianità!