mardi 17 février 2015


Gente nostra

Ivana Bombardieri: ed è subito italianità a 361 gradi…36o di merito ed uno con lode! Entrata giovanissima negli studi della CFMB, è ormai da anni che accompagna fedelmente il nostro cammino in terra emigrante; è ormai da tempo che la sua calda voce risuona gradita nelle nostre case; è ormai da sempre che, assieme ai suoi colleghi di ieri e di oggi, fa invisibilmente parte della nostra famiglia; ed è sempre rimasta qui tra noi, nonostante qualche vantaggiosa proposta fattale, a suo tempo, da una emittente radio in Patria. 

Mente aperta sullo scenario mondiale, la sua programmazione continua a spaziare a tutto sesto attraverso il globo per trattare argomenti e problematiche comunitarie, locali, italiane, nazionali e internazionali. Culturalmente ben preparata arricchisce le sue rubriche con linee aperte ed interviste varie; ed ecco che, con la stessa professionalità e competenza, è all’altezza di sostenere utili ed istruttive conversazioni con persone di ogni ceto sociale e gente di varia cultura: dall’uomo del popolo a quello intellettuale; dal piccolo imprenditore al grande industriale; dal giovane studente all’uomo di scienza, da non dimenticare a tal proposito le sue familiari chiacchierate con tanti e tanti cervelli in fuga dall’Italia; dall’oscuro commediografo locale alla mitica Sofia Loren; dagli emozionati vincitori di Superfantastico agli affermati big della musica leggera e classica italiana, nazionale e mondiale.

Giornalista attenta ed emigrante convinta, le sue animazioni radiofoniche non possono non essere motivate da nostalgico sentimento Patrio: sembra che l’Italia sia lì, assieme a lei, davanti al suo microfono! In questo contesto  non tralascia nulla pur di mantenerci in contatto con la Madre Patria; non perde nessuna occasione per tenerci aggiornati su ciò che accade nel nostro Bel Paese; musica, arte, cultura, folclore, moda, politica, cronaca rosa o nera che sia, economia, eventi sociali e fenomeni naturali…attraverso la sua voce, da lì a qui, arrivano quasi in tempo reale. La sua dedizione per la nostra gente è il fiore all’occhiello della sua brillante carriera di presentatrice. Padrona e ben sicura sul da farsi, si muove con spigliata maestria anche in occasioni del tutto speciali: oltre a coordinatrice di manifestazioni socio comunitarie di stampo italiano qui a Montreal è stata anche, non ricordo in quale anno, inviata speciale di CFMB al festival di San Remo. Cose, tutte queste, che hanno contribuito non poco a renderla giorno dopo giorno sempre più simpatica e benvoluta dalla nostra comunità e non solo: così facendo è entrata spontaneamente sia nel cuore della gente da storie di tutti i giorni, sia nella stima della gente di spicco. Personalmente mi fa piacere sottolineare che, allorché iniziai seriamente questa mia attività letteraria, i suoi consigli e i suoi apprezzamenti mi incoraggiarono alquanto a continuare e a migliorare… e di questo la ringrazio di cuore; come le sono pure alquanto riconoscente per avermi dato l’oppportunità di coanimare, negli studi radio, un «buon pomeriggio» assieme a lei. 

Purezza linguistica e proprietà di linguaggio sono due prerogative che hanno sempre contraddistinto la nostra radio internazionale di Montreal; e di questa impeccabile parlata italiana Ivana  ne è una rappresentante storica sulle onde della CFMB; e questo non sono né io a dirlo e nemmeno voi che mi state leggendo; lo hanno fatto notare a più riprese tante personalità italiane di passaggio qui a Montreal e da lei intervistate. Una volta, parlando con Vittorio Giordano in uno dei loro giri d’orizzonte, ebbe a dire che una delle doti di cui è particolarmente soddisfatta e che non cambierebbe mai è la voce…e ne ha ben ragione perché per noi radio ascoltatori questa sua qualità è divenuta quasi un’istituzione. Molto tempo prima, intanto, non mi venne in mente di dedicarle un acrostico e di intitolarlo appunto, guarda caso, «La tua voce»? Che ci crediate o no, nel testo originale un endecasillabo recitava: «una voce che è tutta simpatia»; solo qualche settimana dopo , però, cominciò ad andare in onda un omaggio cantato e dedicato proprio a lei  dove tra l’altro si dice: «una voce che è simpatia»; sia per orgoglio personale e sia per non essere accusato di plagio mi premurai di apportare le dovute modifiche al testo che vi vado a presentare così com’è ora.    

LA TUA VOCE    

In queste terre estere hai sempre dato

Vanto e risalto alla nostra cultura.

Affermandoti come animatrice

Nella stazione radio CFMB,

Anche i nostri valori ancestrali hai

     Brillantemente saputo onorare…

     Oltre alla tua solerte dedizione

     Messa al servizio del nostro retaggio,

     Ben conscia della sua maestosità.

     Alquanto intelligenti, i tuoi interventi

     Radiofonici interessano ed informano

     Donando a te l’affetto di chi ascolta.

     Intanto la tua voce inconfondibile

     Esalta il nostro idioma, ed al contempo

     Riscalda tante case e focolari

     Illuminandoli di Patrio ardore!

Ivana Bombardieri, autrice radiofonioca e televisiva, già insignita nel 2004 dell’onorificenza di Croce di Cavaliere della Repubblica Italiana, il 30 gennaio scorso è stata nominata dalla CIBPA «personalità dell’anno 2014», un riconoscimento che onora al contempo pure la cultura italiana, quella con la C maiuscola, in terra canadese. A questo pensiero, che le ho voluto regalare nel giorno del suo compleanno, vorrei aggiungere un augurio; quello che possa vedere esaudito il suo desiderio di intervistare papa Francesco; e con un papa così alla mano qual’è papa Bergoglio…chissà che non possa veramente realizzare, in un domani non lontano, questo suo sogno nel cassetto sulle onde della CFMB, la nostra stazione radio del cuore, come lei giustamente la chiama!  

mercredi 4 février 2015


Gente nostra

Sabato 31 dicembre 2015, fumata bianca a Montecitorio: il dodicesimo presidente della Repubblica italiana è stato eletto al quarto scrutinio, con un suffragio di ben 665 voti, nella persona di Sergio Mattarella! L’Italia ha un fremito di gioia inaspettata e tutta la penisola viene pervasa da una inattesa ventata di soddisfazione…al pari di quando, alcuni anni fa, in Piazza San Pietro papa Bergoglio dava il suo saluto di «buona sera» al mondo intero. «Il mio pensiero va alle difficoltà e alle speranze degli italiani», queste le scultoree e significative parole con cui ha salutato il suo popolo, la nostra Italia e i suoi cittadini in Patria e all’estero. Il «buona sera» di Francesco I allargava gli orizzonti alle speranze del mondo cattolico, il saluto del dodicesimo presidente della Repubblica ha illuminato di giustizia gli ideali del nostro Paese.

Dopo le dimissioni di Napolitano, il Quirinale ha il suo nuovo inquilino che non ha nemmeno molta strada da fare per il trasloco; abita nella Foresteria della Consulta, proprio a due passi dalla sede presidenziale. Come tanti, mi sono ricordato solo in questi giorni del suo passato politico; non so perché ma mi è capitato di fare un raffronto tra lui e Di Pietro. Due cammini opposti da cui quest’ultimo ne è uscito un pò penalizzato; l’indegerrimo creatore di mani pulite, abbandonando la toga, mise le sue nella pasta politica, fors’anche nell’alto intento di darle un corretto utilizzo; vedendolo ora nella notte dell’oblio, mi chiedo se, restando nelle aule giuridiche, non avesse avuto pure lui l’opportunità di salire il colle più prestigioso d’Italia. Con processo inverso, Sergio Mattarella un pò di anni fa abbandona la politica e veste la toga di giudice…coprendo forse con essa quelle ferite al cuore procurategli dal crimine organizzato: cambio di rotta che oggi l’ha degnamente onorato.

Come tanti anch’io mi sono chiesto chi fosse, politicamente parlando, Sergio Mattarella e, dopo quello che si è detto, adesso lo so e lo dico anche a voi. Figlio d’arte la sua carriera lo vede ricoprire la carica di ministro: dei Rapporti con il Parlamento, della Pubblica Istruzione, della Difesa, nonché di vice presidente del Consiglio…per poi dedicarsi alla giustizia. E in quanto a fede politica su quali fronti ha militato? Come a me, penso sia bastato pure a tanti di voi rispolverare il libro della memoria per ripercorrerne i passi che lo hanno portato a militare con diverse forze politiche: Democrazia Cristiana prima ed in seguito Partito Popolare Italiano e poi Ulivo e Margherita; dei ripensamenti di fede convergenti su diversi orizzonti, a quanto sembra. Banderuola al vento questo suo percorso politico oppure: pura integrità morale, coerenza nei suoi principi, forte volontà di soddisfare le necessità dei cittadini e i veri bisogni del Paese? Nella mia ingenua veduta delle cose, mi permetto di dire che tale cambiamento di colori altro non è che la determinazione di una mente di chiare vedute sociali, nonché di un intuito secondo cui, se non raccogli buoni frutti in un determinato terreno, vai a seminare altrove.Di certo rimane il fatto che l’Italia tutta ne ha salutato la sua nomina con emozionato entusiasmo: il suo sorriso sofferto, il suo sguardo sincero, il suo volto cordialmente severo hanno già comunicato: speranze al buon cittadino, timori alla gente corrotta, paura nei cuori della malavita. La carta vincente di Matteo Renzi, lungi dall’essere un’astuzia macchiavellica, la vedo come il suo asso nella manica per dare al Paese il suo giusto presidente; e su questo si sono trovate d’accordo tutte le forze politiche: di destra, di sinistra, di centro e di ogni dove. Nonostante questa unanimità di opinioni, il teatrino politico continuerà imperturbabile il suo corso sin da domani perché the show must go on!

Intanto sarà Sergio Mattarella a dirigere, d’ora in poi, i fili delle illustri marionette parlamentari; colui che, dal momentaneo silenzio della consulta, è uscito fuori come il presidente ideale della nazione; l’uomo retto che ha già allargato l’orizzonte delle speranze a tanti suoi concittadini; la persona incorrotta che, emozionando i giusti, avrà causato turbamento nell’animo del crimine organizzato; il cattolico che chiede alle suore di pregare per lui «affinché sia strumento di aiuto per il paese»: ci sarà di certo un abbraccio con papa Francesco che, tra i primi a congratularsi per la sua nomina, ha benedetto l’Italia e il suo neo-eletto presidente; il primo presidente siciliano, l’arbitro imparziale che, promettendo di «ricucire gli strappi della nazione per guardare oltre», mi ha fatto pensare a Pertini allorché disse: «Vorrebbero che fossimo chiechi e sordi; ma per fortuna ci vediamo e ci sentiamo ancora molto bene». Eccolo il nostro nuovo presidente in carne ed ossa a cui sono arrivati pensieri di felicitazione da ogni parte del mondo; in questo contesto vorrei ricordare una raccomandazione fattagli da un suo corregionale intervistato per Porta a Porta: «Sergio, nun farti futti!». E sono certo che non se la farà fare, anche a costo di sfidare il destino…quel destino che ha reso martiri Falcone, Borsellino, il suo stesso fratello Piersanti  e tanti altri eroi, solo perché tutori dell’ordine pubblico. Mio caro presidente, da cittadino fuori Patria mi permetto di dedicarti un acrostico con l’applauso di tutti gli emigranti sparsi nel mondo per cui tu hai avuto un pensiero nel tuo discorso di insediamento.

Luce nuova     

Sei stato eletto quasi all’improvviso

E tutti hanno esultato, anche se pochi

Realmente sapevano chi tu fossi.

Giudice della Consulta sei stato,

In questi ultimi anni, dopo aver dato

Onore alla Patria su ben tre seggi

Ministeriali, e pur da vice premier;

Assai saggia, la tua scelta ha trovato

Totale unione, o quasi, in Parlamento.

Toccato un giorno da inaudito fato,

Avrai messo in agenda, forse, come

Rinsavire il crimine organizzato,

E dare alla tua gente un pò di pace.

Luce nuova pervade ora l’Italia,

La stessa che ci fa inviare anche il grande

Applauso nostro, di italiani all’estero!