dimanche 4 octobre 2020

 

GENTE NOSTRA

numero speciale dedicato ad un’amica singolare

          Uno dei vantaggi del resto a casa, complice il covid 19, per me è stato quello di aver fatto una simpatica amicizia che mi ha dato l’opportunità di arricchire la mia produzione letteraria e di dare un senso alla solitudine che era venuta improvvisamente a farci compagnia. Ricorrendo il suo compleanno proprio il 4 ottobre, festa di San Francesco, primo poeta in volgare, ho pensato bene di dedicarle questo numero speciale della mia raccolta di «gente nostra»

          Causa cateratta all’occhio destro, tempo fa, mi sono trovato con esso completamente al buio per un giorno e una notte. Svegliandomi, come di solito verso le sette del mattino, influenzati dalla poco lieta circostanza i miei ricordi hanno portato la mia mente, gli occhi chiusi, indietro nel tempo a quando, giovane studente, leggevo Salgari e romanzi di corsari e pirati; soprattutto i capitani di questi, occhio bendato o braccio con mano ad uncino, avevano il privilegio di un’intelligenza particolarmente sviluppata proprio per compensare dette menomazioni fisiche. In quel dormiveglia mi sono ricordato pure di un certo Nino Salvaneschi autore della trilogia: Saper credere, Saper amare e Saper sperare; in uno di questi suoi scritti ameni dice: «Non ho mai visto così bene come quando sono diventato cieco!». Sempre in questo stesso dormiveglia sbircio il recente arricchimento della mia produzione letteraria e mi salta in mente di renderne merito a chi ne è stata, la sia pure involontaria, artefice.

       Ringraziando Iddio i miei occhi sono ancora buoni ed avendo pure entrambo le mani non devo ricorrere a nessun amanuense per mettere nero su bianco. Ed allora prendo subito in mano la mia penna per l’italianità onde porgere il mio grazie di cuore a Lidia Russo della CFMB ed al suo «Flash, la cultura a portata di mano» del mercoledì pomeriggio. Quando vari anni fa, attraverso i microfoni della nostra radio del cuore, la sua voce cominciò a risuonare nelle nostre case aveva il semplice compito di leggere il giornale radio: ben poca cosa per poter essere conosciuta in tutto il suo largo spessore! Le notizie, infatti, sono quelle che sono e nessuno le può cambiare a suo piacimento; le notizie si prendono dall’Ansa, dalle telescriventi o da qualche altro marchingegno della tecnica moderna e vanno lette così come sono: non puoi metterci niente di tuo! Le cose, intanto buon per lei, sono radicalmente cambiate allorché ha cominciato ad illuminare i nostri focolari domestici con i suoi «flash» settimanali. Un mio professore di latino, quando voleva elogiare qualche studente particolarmente dotato soleva dire: «Però, è culturalmente ben ferrato il giovanotto!». Se avesse avuto pure Lidia tra i suoi alunni avrebbe detto questo ed altro ancora.

       Il suo angolo radiofonico lo ha definito «la cultura a portata di mano»; ed allora cosa fa? Prende la cultura, la fa scendere dal suo piedestallo e la porta nei salotti delle nostre case per tenerci compagnia ed intrattenere anche noi con pensieri, idee, concetti e suggerimenti di un certo livello. Qui, a differenza del notiziario ci può mettere veramente tanto di suo ed ognuno può quasi toccare con mano la sua preparazione culturale che spazia attraverso le più svariate discipline ed i più disparati campi conoscitivi: musica, arte, teatro, letteratura, scienza, spettacolo e chi più ne ha più ne metta. E come introduce nel titolo questa cultura a portata di mano? La introduce con la parola flash: un fascio di luce che illumina e mette in primo piano tutta la sua eccezionale stoffa di persona intelligente e colta. Flash, la cultura a portata di mano: l’appuntamento del mercoledì dell’uomo dotto ed erudito, nonché di quello semplice e di tutti i giorni. Flash, la cultura a portata di mano: la mezz’oretta del mercoledì che rende Lidia una persona beneamata e benvoluta da tutta quella brava gente che si sente orgogliosa e fiera di sentirsi italiana.

       Flash, la cultura a portata di mano: grazie Lidia per nutrire intellettualmente le nostre menti e per riscaldare i nostri cuori con i raggi luminosi della tua singolare saggezza e del tuo entusiastico impegno…in lingua italiana e non solo. E naturalmente, il più caro augurio di buon compleanno! 

P.S. Un sentito grazie ed un caro augurio a lei anche da parte di Lucia e Filippo Salvatore, Maria Massimo, Lilla Omobono e Pedro D’Amico, i poeti a cui lei dà spazio nella sua rubrica settimanale.