mardi 20 juillet 2021

   

Al tramonto   

Colori dai giardini in fiore,

profumi dagli orti dietro casa.

Si ricrea l’occhio a guardare,

trabocca il cuore per nostalgie lontane.

Ravvivano l’aria i vasi coltivati,

danno sapore alla tavola imbandita

i frutti da noi curati per hobby.

Intorno parla il silenzio

e, se l’ascolto, mi porta indietro:

ai tempi bambini nella terra che mi cullò,

ai colori d’infanzia, ai sapori genuini.

E li copio e li incollo nella mia bacheca:

ma restano virtuali,

senza illuminare lo sguardo,

senza dar gusto al palato.

Sono sentori d’altri tempi,

sensazioni ormai svanite

che reggono a stento il ponte della vita

da quando si nacque ad ora

che si è quasi pronti al tramonto.

Spero che, permeando il tutto intorno,

restino a fare da scia

a quel che di me non può essere più. 

mardi 29 juin 2021

 Dov’è Dio?        

Dio dov’è? Quante volte

ci siamo chiesti questo

nel nostro «resto a casa»

a causa di un’assurda quarantena?

Beh, chi ama non punisce,

caso mai ammonisce! 

Allora valutiamo

cosa non va in questa pandemia.

Non è affatto un castigo,

è soltanto un consiglio

per dare all’universo

il suo normale equilibrio iniziale.

Creando il tutto dal nulla

a niente mise un fine;

 prescrisse invece cure

ricostituenti per mettersi in sesto.

Si è troppo incattivito,

l’uomo, dai suoi primordi

ai suoi ultimi giorni:

gli toccava una lavata di testa!

Ed è giunto inatteso

il monito divino

ad un attento esame

di coscienza individualmente fatto.

Non agli altri è rivolto

l’invito a ravvedersi;

è ad ognuno di noi

che Iddio suggerisce a guardarsi dentro,

in quest’aria di covidianità!

 

Saggia condotta

È sopraggiunto il virus

a mettere il mondo in ginocchio,

a punire l’orgoglio dell’uomo,

a troncare le umane aspettative.

Ha ben risposto la scienza

agli attacchi del corona

in cerca di un vaccino

giunto in tempi sorprendenti.

E solerti i governi

hanno saputo far leggi

per tutelare bene la salute

e proteggere le umane attività.

Adesso rimane l’uomo

a rispettare se stesso,

a non contaminare gli altri

affinché sia il bianco

l’unico colore a sventolare:

possa il cuore umano

ritornare al candore

di una condotta senza castigo!

 

samedi 12 juin 2021

  

I profumi di giugno

Giugno, intreccio profumato di gigli

nella Bella Provincia:

quello antico d’Egitto

e il serafico del santo da Padova,

il santo anche delle cose perdute.

Giugno, il mese dedicato al Battista

e del Sacro Cuore del «battezzato»:

un altro sguardo al Cielo

per l’intravista luce in fondo al tunnel.

Ma «dopo» il prima non ci sarà più:

usi, modi, abitudini diverse;

visioni nuove faranno da guida

a quello che è già il nostro domani. 

Delle cose di prima

son tante quelle andate smarrite:

gente cara, lavoro,

valori umani, salute, fiducia,

speranze ed altro ancora.

Perché non fai che ritroviamo almeno,

o grande Taumaturgo,

l’innocenza del cuore…

 per non andare più contro natura?

 



vendredi 28 mai 2021

 

Sentori di rinascita

 

C’è un profumo di rose

che, nel mese di maggio,

pervade l’aria e rasserena il cuore.

Vagando l’anima tra i suoi odori,

siccome farfalla

da fiore a fiore e di corolla in corolla,

si interroga sull’attuale mistero

tra cielo e terra e divino e terreno:

i sapori di natura sbiaditi,

azzerati nel nulla

i valori dell’uomo.

L’aria dolce di maggio

ha iniettato delle nuove speranze

nello sguardo dell’uomo

attonito e spaurito.

In questo mese dedicato a Maria,

granelli di rosario digitati,

anche la pandemia

sembra essere tornata

a respirare un alito più salubre!

dimanche 9 mai 2021

          

A te che sei madre 

 

Eccoti con il tuo figlio morto in braccio,

madre eterna, da gran dolore afflitta.

Nell’accettare la Sua volontà

la tua mettesti a parte

e godesti il risorto

solo dopo la Sua crocifissione.

Sembri avere il mondo tra le tue mani

in quest’aria di assurda pandemia:

ridagli quello di cui ha bisogno,

ridagli il respiro,

riportalo agli abbracci

che questa covidianità gli nega.

Un esempio il tuo dolore senza pianto:

sia monito, a chi sceglie di esser madre

adesso, il tuo soffrir senza lamento.

Torni l’amor materno

ad essere quel dono

che regala senza nulla in cambio,

onde inondar di pace il mondo intero!

vendredi 16 avril 2021

     La sonettessa delle nuove vedute 

 

 

Triste pietra miliare sul cammino

della nostra umanità, a volte

forse  sbandata da stolte visioni,

di morte hai fatto un tremendo bottino.

 

L’uomo è sembrato tornare al mattino

dei suoi primordi, dalle menti incolte

e dalle idee di inesperienza folte,

da te costretto ad umiliante inchino.

 

Hai dato, lercio virus, una santa

lezione a chi si sente quasi un dio;

sarà capace di sciogliere il nodo,

 

lui che di tanto ingegno ognor si vanta,

prima che il tutto passi nell’oblìo?

E riflettendo e lavorando sodo

 

troverà adesso modo,

la scienza, di controbbatere il tiro

e di interrompere dei malanni il giro?

 

A questo ora si mira:

incamminarsi tra nuove vedute

per poter vivere in buona salute!

 

jeudi 1 avril 2021

 

Luci in fondo al tunnel: finalmente vaccinato

          Quella dell’undici marzo è stata dichiarata «giornata internazionale della pandemia». È già da più di un anno che il coronavirus sta infierendo sulla pelle del genere umano e finalmente la scienza è riuscita a «forgiarsi» in tempo da record la giusta arma di difesa: il vaccino! «Ti sei vaccinato?», è questa, da fine febbraio in poi, la domanda quasi di rito che ci si rivolge incontrando amici e conoscenti; ed ormai ovunque nel mondo è stato dato il via ad  una indispensabile campagna di vaccinazione a tappeto.  Qui a Montreal si è partiti con una quindicina di punti ad hoc ed ancora altri ne sono stati aperti per rispondere adeguatamente alle esigenze del caso.

          Sono un over 80 e con una semplice e sbrigativa prenotazione on line, a mia moglie e a me, è stato dato un appuntamento per il sedici marzo verso le ore cinque pomeridiane allo Stadio Olimpico. Ci è stata fatta presente pure la possibilità di un parcheggio gratuito nel sottosuolo dello Stadio a cui poter accedere dall’entrata P1 sulla strada Pierre de Coubertin: chapeau a chi si prodiga tanto egregiamente per la salute pubblica. Si parte ben per tempo per trovarsi in anticipo sul posto; si parcheggia e si entra nell’adiacente ed ampio passaggio di accesso ai vari luoghi di attività e di attrazione dei Padiglioni Olimpici; a destra l’entrata e a sinistra l’uscita, subito ti accolgono solerti impiegati che, con sorriso sincero e smagliante, ti immettono sul cammino della speranza…meditativo e riflessivo al pari di quello verso Santiago! Più si avanza e più si viene accolti da una festa di camici bianchi che, con solerzia e professionalità, con coscienza e generosità, si dedicano a portare in porto quella necessaria immunità di gregge onde annientare il sempre più agguerrito ed invisibile coronavirus.

          Si è potuto finalmente toccare con mano i tanto apprezzati angeli della pandemia nel cui sguardo sorridente si vede proiettato l’arcobaleno del “tutto andrà bene”. Lì, nel sottosuolo del Parco Olimpico, sono circa una settantina i punti di vaccinazione dove da mattina a sera si prodiga questa indispensabile opera di misericordia corporale; il locale è a dir poco immenso e tutto può essere effettuato con efficienza e nel rispetto delle dovute norme igieniche. Si viene accolti da un primo addetto che prende i tuoi connotati e ti spiega come e quale vaccino ti verrà somministrato; un secondo impiegato ti assegna la data di richiamo per la seconda dose e ti rilascia il certificato di vaccinazione; dopo di che si passa alla “puntura magica” di cui, se non guardi, non ti accorgi nemeno che ti è stata fatta; dopo queste tappe, che durano all’incirca una mezz’ora, ti suggeriscono di attendere un altro quarto d’ora per accertarsi che non vi siano complicazioni di sorta. E questo è un altro lasso di tempo in cui puoi continuare ad apprezzare la gentilezza e l’attenzione che ti viene prodigata dal personale sanitario e di assistenza che vigila e sorveglia premurosamente sulla tua incolumità.

Ed allora, 16 marzo 2021: missione vaccinazione compiuta tramite Pfizer. In mattinata sul  posto era stato praticato l’AstraZeneca che proprio in quei giorni era precipitato nell’occhio del ciclone; se anche in quel pomeriggio fosse stato di turno quel vaccino…da convinto assertore della sicurezza e validità della scienza non avrei esitato neanche minimamente a sfidare il destino pur di confutare chi cerca di mettere il bastone tra le ruote alla ricerca scientifica!