ECCOCI QUASI AL POST
In una di queste mie
riflessioni sulla covidianità mettevo in risalto che il covid 19 diverrà di
certo come uno spartiacque tra il prima e il poi, tra l’ante di un paio di anni
fa e il post che già da ora va prendendo piede; ed infatti sembra quasi che
questo sospirato post pandemia sia ufficialmente arrivato.
Nel nostro Bel Paese l’ultimo
avvenimento precovid fu il Festival di San Remo 2020 condotto da Amadeus; e,
guarda caso, anche le prime manifestazioni -quasi di addio al coronavirus- è
stato ancora lui a presentarle: i due concerti dall’Arena di Verona, una discoteca a cielo aperto sottolineata da
entusiasmo, da gioia e da canzoni d’amore…come il suo stesso nome suggerisce;
amore, comunque, che nemmeno i tempi che corrono sono riusciti a far
germogliare nel cuore dell’uomo. Anche in tutto il resto del mondo la ripresa
la fa da padrone e la normalità, naturalmente ben diversa da quella di prima,
va riarmonizzando i parametri della vita giornaliera. Discoteche, teatri,
musei, centri sportivi, ristoranti, luoghi di culto, posti di lavoro, centri di
acquisto ecc. ecc. ricominciano a respirare e a riempirsi di contati umani e di
rapporti sociali che impercettibilmente vanno facendo divenire un ricordo del
passato le accortezze e le precauzioni imposteci dal covid: il sole della
speranza va ridando forza e vigore alla voglia di vivere nell’animo di ogni
essere umano.
Sì, il peggio è passato e il
meglio si prospetta sereno all’orizzonte dell’umanità...ancora scossa da un
ulteriore avvertimento divino di cui anche questa volta ha perso il treno del
ravvedimento! Il peggio è passato, ma solo come patologia medica; perché nel
comportamento morale dell’uomo gli effetti secondari, purtroppo negativi, vanno
solo dando i primi frutti. Quel colpo di mano che ci si era generosamente
abituati a dare ad inizio era covid si va man mano affievolendo: le sovvenzioni
governative vanno ufficialmente terminando, mentre il carrello mezzo vuoto della
spesa fa registrare lo stesso conto di quello completamente pieno…di un tempo
che fu. La scienza dal canto suo ha saputo combattere il covid in quanto
malattia; ma saprà per riscontro il progresso industriale alleggerire la
miseria umana? Saprà l’ingordigia divenire una mano tesa alla carità? Imparerà l’uomo a vivere da fratello?