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bla bla
Cop26: affinché
non siano ancora promesse da marinaio ecco Greta e l’entusiastica valanga dei
suoi sostenitori, gli adulti di domani, scendere in piazza per mettere sotto
pressione i grandi della terra, i cosiddetti potenti, affinché si decidano
seriamente a prendere in considerazione la salute del pianeta azzurro che ci da
sostentamento. E non hanno tutti i torti, questi futuri cittadini del cosmo, a
reclamare diritti e protezione per quell’ambiente che domani dovrebbe
consentire loro un salubre respiro. Non solo non hanno tutti i torti, ma sono
addirittura gli assertori di una sacrosanta verità che i GRANDI purtroppo sono
abituati a mettere in second’ordine. Più si è piccoli e più si dicono le cose
con la spontaneità e la schiettezza che richiedono le cose vere: ma si sa che
la verità fa male! Ed allora più ci si fa grandi e più ci si abitua a fare in
modo che il tempo releghi la verità nel dimenticatoio. Nello specifico, quanti
G20, quanti G7, quanti Incontri al Vertice non hanno lasciato il tempo che
hanno trovato? Quanti SUMMIT non portanto la firma del Bla bla bla? Guarda caso
in questo incontro al vertice si parla di carbone: non sarà che se ne voglia
mettere un po’ da parte da regalare ai giovani
nella calza della befana?
Uno dei più grandi maestri del secolo
scorso è senza dubbio Gianni Rodari; di lui si dice spesso che le sue favole,
le sue poesie, i suoi racconti non sono solo per i piccini, ma anche per i
grandi; anzi io aggiungo che le cose che scrive sono per i piccoli, mentre la
loro morale è per i grandi. Il bambino la morale la vive di per sé, è l’adulto che
non la sa mettere in pratica ed è appunto l’adulto a cui bisogna raccomandarla.
Praticamente, tornando a noi, anche quest’ultimo G20 è quasi una frana e va
iscritto nell’albo delle cose sempre dette e mai fatte o di quello delle
promesse mai mantenute: la corsa agli armamenti non si fermerà, i voli spaziali
non cesseranno, lo spazio sarà sempre più perlustrato, l’aria sempre più
inquinata, la terra sempre più maltrattata e il progresso umano non potrà mai più
fare a meno di deturpare il creato; ed
il devastante effetto di tutto questo va sempre addebbitato ai potenti, ai
governanti, a quelli che dirigono le sorti dei popoli…naturalmente. Intanto
anche questi sommi manovratori delle vicende umane un giorno furono piccoli ed
anche i loro occhi furono attratti dalla verità. A tale riguardo mi viene in
mente un altro grande maestro di italianità emigrato anche lui qui a Montreal,
il compianto Augusto Tomasini; in particolare mi va di ricordarvi un suo
“commento del giorno” a proposito di tanti ragazzini di Palermo che, tramite i
loro insegnanti, un determinato anno sfilarono per le strade di quella città
per puntare il dito contro la mafia; a conclusione il Tomasini diceva: “Bravi
ragazzi, però non guastatevi, crescendo!”.
Tornando di nuovo a noi, è proprio il
diventare grandi che rovina il mondo e l’uomo che lo abita; più si diventa
grandi e più l’universo si rimpicciolisce e diventa insignificante di fronte a
tanta saggezza acquisita dall’uomo navigando nel tempo e nello spazio.
Azzarderei a dire che è questo il destino dell’essere umano: allontanarsi,
crescendo, dalla genuinità e dalla schiettezza del vero; ed esseri umani lo
siamo tutti: bambini, fanciulli, giovani, adulti ed anziani! Ed allora, dopo
avere incolpto i potenti di ogni disastro terrestre, perché non cerchiamo, la
mano sulla coscienza, di chiederci se non abbiamo un po’ colpa anche noi,
impotenti e deboli comuni mortali, di questo famigerato cambiamento climatico?
Anche noi siamo abitanti di questo pianeta e quindi dobbiamo assumerci anche
noi la nostra percentuale di responsabilità. Intanto cari giovani, promettente
futuro dell’umanità, anche voi siete abitanti di questo pianeta e, quindi,
reclamateli pure i diritti ad un avvenire salubre e sereno, ma non dimenticate
che siete chiamati anche voi a dare il vostro colpo di mano a mantenere il
creato in buona salute…e di questo vostro aiuto l’umanità ne ha bisogno oggi e
non domani allorché, crescendo, forse potreste guastarvi! Ma mettiamo da parte
per un momento i grandi della terra, i potenti, quelli che decidono per noi e cerchiamo, una tantum, di prenderla noi
stessi una giusta decisione; ciò premesso vengo a chiedere a voi tutti, gente
comune di tutti i giorni e voi giovani in cerca di un’esistenza tranquilla,
posso proporvi un piccolo sacrificio, posso consigliarvi una rinunzia da fare
per la salute di nostra madre terra? Se vi suggerissi di non utilizzare più i
tanti mezzi di locomozione che inquinano l’aria…che pesci prendereste?