LA SETTIMANA ITALIANA
Farei un torto a te, mia gente, se,
onorandomi di essere un «italiano vero», non spendessi due parole per la Settimana
Italiana di Montreal organizzata dal Congresso Nazionale degli Italo
Canadesi. E siccome il cuore non me lo dice
di darti un simile dispiacere, eccomi qui ad illustrare la 20ma
edizione -quella targata 2013- di questa encomiabile manifestazione italian
stile. Folclore, colori, note e sapori del nostro suolo nativo, ma lontano:
valori umanamente sentiti e nostalgicamente trapiantati in terre straniere.
Fede, arte, cultura, cucina, amor Patrio: valori ancestrali partecipati e
condivisi con gente di ogni dove! Questa tradizionale Settimana Italiana è una
grande festa annuale; è una sentita celebrazione di charme, carattere e cultura
di un avvenimento tutto nostro che pervade l’aria di un’atmosfera che si tinge
di verde, bianco e rosso; è il fascino delle nostre tradizioni e, al contempo,
l’affermazione del nostro presente che, quasi raggi ventenni di una italianità
maestosa e trasparente, illuminano di azzurro i cieli che sovrastano il San
Lorenzo!
Frugando
nei ricordi del suo passato, molti sono i luoghi e i punti nevralgici della
città da dove noi italiani abbiamo partecipato, lungo gli anni, la nostra
gioia, la nostra simpatia e la cultura del nostro savoir faire tramite questo
completo modo di esprimerci. Oltre ai quartieri di maggior impronta italiana,
spesso e volentieri siamo stati ospitati pure dalla caratteristica e storica
zona del Vecchio Porto di Montreal. Naturalmente i punti di maggior
partecipazione festiva sono stati sempre la Piccola Italia, la Casa d’Italia,
il comune di Saint Leonard e, dal 2000 in poi, il nuovo Centro Comunitario
Leonardo da Vinci, senza trascurare i vari centri parrocchiali che si associano
di buon grado ai suddetti festeggiamenti tramite le loro annuali feste
patronali o religiose. Da sottolineare,
poi, che da alcuni anni a questa parte la Settimana Italiana va facendo sua
pure una politica di sviluppo sostenibile; è già da un triennio, infatti, che
si implica nel rispetto dell’ambiente adottando misure ecologiche eque e
sostenibili appunto.
L’ultima
edizione, quella del 2013, la ventesima come già detto, si è svolta, udite
udite, nello spirito Patrio delle tanto decantate, attese ed antiche «feriae
Augusti»: iniziata il 9 e terminata il 18 la nostra policroma e poliedrica
Settimana è stata celebrata in pieno «ferragosto»! Piccola Italia, Saint
Leonard, Notre-Dame de Gràce, La Salle, Rivière des Prairies, queste le zone
cittadine maggiormente coinvolte nei festeggiamenti dove artisti, cantanti,
comici e gruppi folcloristici (come gli Azzurri e le Stelle Alpine…mi astengo
dal fare altri nomi perché senza dubbio ne dimenticherei qualcuno) hanno dato
spettacolo ed hanno intrattenuto la gente in aromonia e lieta compagnia. Da
visitare e da vedere ci sono state le Fiat 500, i chioschi delle varie regioni
italiane, i disegni del concorso «Il piccolo Leonardo» che proponeva -come tema
ai pittori in erba- l’Emila Romagna, torneo di bocce, proiezioni
cinematografiche, concerti vari, incontri letterari ed altro ancora…senza
dimenticare naturalmente i fuochi d’artificio. Numerosi anche gli sponsor,
pubblici e privati, che hanno reso il tutto possibile grazie al loro contributo
e attraverso il loro sostegno.
Intanto, in questa 20ma edizione la S.I. ha marciato a «ritmo
di Risorgimento»: nel 200mo
anniversario della nascita di Giuseppe Verdi il CNIC, sotto la presidenza di
Pino Asaro, ha voluto rendere omaggio alla regione del cigno di Busseto e,
quindi, all’Emilia Romagna; e si è pensato ad onorare pure altri insigni
talenti emiliani come, ad esempio, il grande Fellini con rassegne
cinematografiche, come pure il poeta Tonino Guerra con una conferenza su di
lui. Complice infine la clemenza meteorologica, che ci ha regalato un bel
tempo, riuscitissima anche la «sfilata di moda sotto le stelle» la cui
passerella ha avuto luogo sabato 17 alle ore 22: colori e disegni proposti da
creatori di moda italiani; stile ed eleganza abbinati a collezioni di gusto e
raffinatezza. Il tutto è terminato in armoniosa bellezza e a suon di note
domenica 18 quando alle ore 21 il maestro Gianluca Martinenghi dava inizio
all’esecuzione della Traviata del grande Giuseppe Verdi. Massiccio afflusso di
pubblico: le 500 mila presenze dello scorso anno sono state ampiamente battute;
e questo dato di fatto, lusinghiero segno di buon’auspicio, già fa volgere
l’occhio a quella di questo 2014 allorché detta “sagra dell’italianità” farà
registrare la sua 21ma
edizione!
Da quel
bravo italiano che mi onoro di essere, vi invito quindi, sin da ora, a
parteciparvi numerosi.