Segni di ripresa
Dopo quasi due
anni di pandemia sembra che l’aria si vada rasserenando, che l’uomo vada
riprendendo le sue attività e, soprattutto, che la speranza stia ritornando a
confortare i nostri cuori. Approfittando della bella stagione non sono mancate
importanti manifestazioni sportive a concedere una boccata di ossigeno
all’intera umanità; né sono mancate feste e riunioni comunitarie a far
respirare un po’ d’aria pura a tanta gente desiderosa di rompere il
confinamento e ritornare a vivere, con più normalità, nel suo abitat naturale.
Finalmente è apparso all’orizzonte l’arcobaleno del «tutto andrà bene» con i
colori predominanti della ripresa e della rinascita: e va detto che ce lo
meritavamo pure! Intanto va fatto presente che, mai come ora, la prudenza non è
mai troppa e nemmeno l’allegria deve sfociare nell’euforia se si vuole
diligentemente evitare il peggio. Vuene denominata «delta» la quarta lettera
dell’alfabeto greco; nemmeno a farlo apposta a causa di una malaugurata
variante delta questo famigerato covid 19 va diffondendo, ove più ed ove meno,
nuovi focolai infettivi che fanno sempre più parlare di una quarta ondata della
covidianità.
Guardando il
bicchiere mezzo pieno, anch’io ho finalmente messo fine alla mia quarantena
grazie ad un matrimonio allo scadere di
luglio e partecipare pure, ironia della sorte, a visite funebri ad
inizio agosto. In questi sentiti rapporti sociali, calorosi nel primo caso e
compuntii nel secondo, nonstante le accortezze di routine qualche involontaria
trasgressione nei contatti fisici si è portati a commetterla nonstante
tutto…ma, trattandosi di noi, cade tutto nella normalità perché in certi casi «dover prendere le
debite precauzioni spetta sempre agli altri e mai a noi stessi». A tale
proposito, trovo interessante ritornare agli europiei di calcio 2021 e ad ogni altra manifestazione che comporta entusiasmo e
partecipazione di massa. La sorprendente e meritata vittoria della nostra
nazionale di calcio ha scatenato «urbi et orbi» condivisioni di gioia ed
esplosioni esilaranti di amor Patrio…ma ci sono stati pure, inavvertitamente
perché certe emozioni sono fuori controllo, atti e contatti poco conformi alle
raccomandate norme sanitarie dovute ai tempi che corrono: anche in detti casi
si pensa sempre che a dover fare il proprio dovere debbano essere sempre gli
altri e mai noi personalmente, dimenticando che, come di Eros, gli altri siamo
noi.
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