Accogliendo il 20ventuno
L’atteso 20ventuno di certo non
poteva accommiatare con un abbraccio il
suo perfido predecessore 2020. Allora gli ha dato una gomitata di
disprezzo e lo ha mandato fuori dal tempo. E così al rituale conto alla
rovescia, varcando le soglie del mondo, è giunto tra noi con le più belle delle
intenzioni possibili tra spumanti stappati, scintillio di colori e fremiti al
cuore.
Intanto, scorgendo “quest’atomo opaco
del male”, non ha potuto fare a meno di fissarlo negli occhi e dargli un
consiglio: “E tu ora, misero vermiciattolo, cerca di non indurmi a cambiare
idea!”.
Benvenuto 20ventuno
Sì, un entusiastico pensiero di
benvenuto a te, anno 20ventuno ancora tutto da trascorrere.
L’ultima
solenne manifestazione con assembramento consentito è stato il Festival di San
Remo nello scorso febbraio…dopo di che ombre nel cuore e terrore sul capo
dell’intera umanità! La kermesse sanremese è sempre stata simbolo, musicalmente
parlando, di vita nuova: la musica leggera del nostro Stivale si rigenera
attraverso parole e motivi inediti ed originali. Coronavirus ancora
insidiosamente nascosto in mezzo a noi, è ancora San Remo all’orizzonte delle
nostre speranze. Il suo direttore artistico ha già anticipato una
rappresentazione ad alta partecipazione di pubblico, nel doveroso rispetto
sempre delle necessarie norme sanitarie: un significativo passo avanti,
comunque, sul fronte di questa rincresciosa lotta al covid 19.
Chi canta prega due volte, diceva
sant’Agostino. Auguriamoci, allora, che questa duplice supplica al Signore dal
tempio della musica leggera italiana diretta, guarda caso al nome, dal bravo
Amadeus, possa maggiormente intenerire i cori celesti e ben disporli a farci
camminare più speditamente verso la luce in fondo al tunnel! Nella resilienza
della covidianità sembra che tutto possa ripartire da lì…da dove eravamo
rimasti!
Siamo in gennaio, il mese dell’Epifania che tutte le feste porta via; raccomandiamoci ai Re Magi e chiediamo loro di portare al Bambin Gesù il dono di trasformare le nostre speranze nella certezza di quella rinascita agli indispensabili contatti umani…perché una vita senza abbracci è come un fuoco senza fiamma!
Intanto, di nuovo benvenuto a te 20ventuno e Buon Anno a tutti voi, cittadini nel mondo!
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