GENTE NOSTRA
numero speciale dedicato
ad un’amica singolare
Uno dei vantaggi del
resto a casa, complice il covid 19, per me è stato quello di aver fatto una
simpatica amicizia che mi ha dato l’opportunità di arricchire la mia produzione
letteraria e di dare un senso alla solitudine che era venuta improvvisamente a
farci compagnia. Ricorrendo il suo compleanno proprio il 4 ottobre, festa di
San Francesco, primo poeta in volgare, ho pensato bene di dedicarle questo
numero speciale della mia raccolta di «gente nostra»
Causa cateratta
all’occhio destro, tempo fa, mi sono trovato con esso completamente al buio per
un giorno e una notte. Svegliandomi, come di solito verso le sette del mattino,
influenzati dalla poco lieta circostanza i miei ricordi hanno portato la mia
mente, gli occhi chiusi, indietro nel tempo a quando, giovane studente, leggevo
Salgari e romanzi di corsari e pirati; soprattutto i capitani di questi, occhio
bendato o braccio con mano ad uncino, avevano il privilegio di un’intelligenza
particolarmente sviluppata proprio per compensare dette menomazioni fisiche. In
quel dormiveglia mi sono ricordato pure di un certo Nino Salvaneschi autore
della trilogia: Saper credere, Saper amare e Saper sperare; in uno di questi
suoi scritti ameni dice: «Non ho mai visto così bene come quando sono diventato cieco!». Sempre in questo stesso dormiveglia
sbircio il recente arricchimento della mia produzione letteraria e mi salta in
mente di renderne merito a chi ne è stata, la sia pure involontaria, artefice.
Ringraziando Iddio i miei occhi sono ancora buoni ed avendo
pure entrambo le mani non devo ricorrere a nessun amanuense per mettere nero su
bianco. Ed allora prendo subito in mano la mia penna per l’italianità onde
porgere il mio grazie di cuore a Lidia Russo della CFMB ed al suo «Flash, la
cultura a portata di mano» del mercoledì pomeriggio. Quando vari anni fa,
attraverso i microfoni della nostra radio del cuore, la sua voce cominciò a
risuonare nelle nostre case aveva il semplice compito di leggere il giornale
radio: ben poca cosa per poter essere conosciuta in tutto il suo largo
spessore! Le notizie, infatti, sono quelle che sono e nessuno le può cambiare a
suo piacimento; le notizie si prendono dall’Ansa, dalle telescriventi o da
qualche altro marchingegno della tecnica moderna e vanno lette così come sono:
non puoi metterci niente di tuo! Le cose, intanto buon per lei, sono radicalmente cambiate allorché ha cominciato ad
illuminare i nostri focolari domestici con i suoi «flash» settimanali. Un mio
professore di latino, quando voleva elogiare qualche studente particolarmente
dotato soleva dire: «Però, è culturalmente ben ferrato il giovanotto!». Se
avesse avuto pure Lidia tra i suoi alunni avrebbe detto questo ed altro ancora.
Il suo angolo radiofonico lo ha definito «la cultura a portata
di mano»; ed allora cosa fa? Prende la cultura, la fa scendere dal suo
piedestallo e la porta nei salotti delle nostre case per tenerci compagnia ed
intrattenere anche noi con pensieri, idee, concetti e suggerimenti di un certo
livello. Qui, a differenza del notiziario ci può mettere veramente tanto di suo
ed ognuno può quasi toccare con mano la sua preparazione culturale che spazia
attraverso le più svariate discipline ed i più disparati campi conoscitivi: musica,
arte, teatro, letteratura, scienza, spettacolo e chi più ne ha più ne metta. E
come introduce nel titolo questa cultura a portata di mano? La introduce con la
parola flash: un fascio di luce che illumina e mette in primo piano tutta la
sua eccezionale stoffa di persona intelligente e colta. Flash, la cultura a
portata di mano: l’appuntamento del mercoledì dell’uomo dotto ed erudito,
nonché di quello semplice e di tutti i giorni. Flash, la cultura a portata di
mano: la mezz’oretta del mercoledì che rende Lidia una persona beneamata e
benvoluta da tutta quella brava gente che si sente orgogliosa e fiera
di sentirsi italiana.
Flash, la cultura a portata di mano: grazie Lidia per nutrire
intellettualmente le nostre menti e per riscaldare i nostri cuori con i raggi
luminosi della tua singolare saggezza e del tuo entusiastico impegno…in lingua
italiana e non solo. E naturalmente, il più caro augurio di buon
compleanno!
P.S. Un sentito grazie ed
un caro augurio a lei anche da parte di Lucia e Filippo Salvatore, Maria
Massimo, Lilla Omobono e Pedro D’Amico, i poeti a cui lei dà spazio nella sua
rubrica settimanale.
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