GENTE NOSTRA: in silenziosa italianità
Adesso che di televisione in lingua italiana
possiamo scialarcela per 24 ore al giorno, posso farvi una domanda? Cosa ne
pensate, oggi giorno, delle allora: Tele domenica, Telegente e in seguito Tele
Italia? Cosa ricordate di quelle poche ore settimanali che raggruppavano i
nostri nuclei familiari tenendoli uniti alla Madre Patria? Vi vengono ancora in
mente Gli emigranti oppure Figli miei vita mia: quelle stupende mezz’ore in cui
né si sentiva un alito di respiro, né si staccavano gli occhi dal televisore?
Col pensiero ritorno spesso a quei bei tempi ed uno dei volti che si affaccia
di frequente allo specchietto retrovisivo del passato è quello della simpatica
e brava Alda Viero. Fu, difatti, annunciatrice e animatrice di Telegente; e fu
conduttrice, in Tele Italia, della rubrica «Viaggiando per il mondo», nonché
annunciatrice per la lettura di notiziari internazionali, nazionali, locali e
comunitari.
Alda Venditti Vieri, nata
in Italia a Campobasso nel Molise, è giunta a Montreal all’età di 13 anni a
bordo della Saturnia ed è madre di due stupendi figli: Paolo e Stefano. Ha
conseguito, presso l’istituto Jean Louis Audet, il diploma di arte drammatica e
quello di gestione in turismo. Ed infatti per ben 42 anni è stata operatrice
turistica in qualità di direttrice presso la Mediterranea e la Kosmos e come
co-proprietaria dell’agenzia di viaggi Viernar, ed in appresso è stata agente
di viaggi anche nella Extravaganzia. A parte questo, da convinta italiana, é
stata presente nella nostra comunità come sostenitrice di varie attività,
nonché come volontaria laddove il caso lo richiedeva. Abito in Rivière des
Prairies e sono parrocchiano della Maria Ausiliatrice; allorché, ad inizio anni
70, padre Romano Venturelli fondò la parrocchia, in mancanza di una chiesa, la
messa domenicale veniva celebrata nella casa di Renzo ed Alda Viero. Sempre come volontaria ha prestato servizio
nell’italianissimo ospedale Santa Cabrini e in altri centri ospedalieri; nel
1958 rappresentò l’Italia al carnevale di Quebec city e nel 1974 scese anche in
politica per il partito Liberale del Quebec; senza dimenticare che, segretaria
dell’AIAC, ancora oggi si occupa di persone con problemi familiari ed
economici.
Noialtri, gente emigrata
in Canada, come semplice popolo non avremmo mai potuto dare quei passi che
abbiamo dato per affermare i nostri valori ed il nostro retaggio qui in Nord
America se non fossimo stati guidati da Enti ed Organismi comunitari che hanno
aperto le nostre menti e indirizzato i nostri cuori verso i giusti orizzonti di
un colloquio interculturale con tutti gli altri gruppi etnici del vasto Canada.
Eccovene alcuni di quelli che hanno visto anche la presenza di Alda come attiva collaboratrice. Socia della Casa
d’Italia, mansioni varie nel Congresso degli Italo Canadesi, cariche varie
nella Federazione delle Associazioni Molisane del Quebec, vice presidente
dell’Ordine Figli d’Italia, vice presidente del Comites e tante altre ancora.
Di svaghi e divertimenti,
oggigiorno, ne abbiamo a iosa ed abbiamo pure più tempo per praticarli e
maggiori dispobilità di appuntali nell’agenda dei nostri hobby e relax. Su nel
tempo però, quando eravamo ancora quegli operai di manifattura con sulle spalle
il peso della casetta in Canada, che sfizi ci permettevamo per alleggerire un
tantino la fatica delle nostre giornate lavorative? A mettere un po’ di
contentezza nei nostri animi, nei week end di allora, ci pensavano i gruppi
teatrali di Ermanno La Riccia, Mara Rantucci e Augusto Tomasini. Ma lo sapevate
che alle Maschere e alla Ribalta, dove il Tomasini ricopriva il ruolo di
regista, è saldamente legato pure il nome di Alda Viero assieme a quello di
Corrado Mastropasqua? Difatti di entrambi i gruppi ne fu co-fondatrice e convincente
attrice. E per mettere una ciliegina su questa sua torta artistica vi faccio
presente che fu pure membro del consiglio di amministrazione del teatro Centour
e che ha doppiato anche voci in lingua francese per filmati e documentari e che
è stata finanche attrice di fotoromanzi ed autrice di molteplici commedie.
Senza dimenticare che è stata organizzatrice di spettacoli teatrali e
folcloristici nella parrocchia della Difesa e collaboratrice
nell’organizzazione di carri allegorici per la Saint-Jean Baptiste.
Emigrando in terra
canadese uno dei nostri principali sogni è stato quello di trapiantare le
nostre radici in queste zolle lontane e di trasmettere le nostre tradizioni, la
nostra cultura e la nostra lingua alle future generazioni. Naturalmente anche
per quel che concerne l’insegnamento del nostro dolce idioma la nostra Alda ha
dato il suo valido appoggio in tal senso: sia per promuovere l’italiano come
lingua di insegnamento e sia per educare lo spirito di appartenenza del nostri
figli nati in Canada. Ed eccola, allora, insegnare italiano nel collegio Marie
Victorin, ed eccola pure sui banchi di scuola del PICAI sin dalla nascita di
tale Ente nel 1972: anno in cui le scuole del sabato mattina, fortemente volute
e fondate da Mons. Andrea Maria Cimichella nel 1950, passavano dalla gestione
delle parrocchie italiane a qualla del suddetto Ente; e per inciso vi ricordo
che ha insegnato anche francese ad adulti e nuovi immigrati. A questo punto
vorrei sottolinearvi pure la sua verve di scrittrice; ha pubblicato infatti due
volumi di poesie: «E poi domani» e «Fiori di campo»; inoltre ha collaborato
sull’Insieme con la rubrica «Spigolature poetiche»; ed infine, membro
dell’associazione autori compositori del Canada, ha composto numerosi testi di
canzoni.
Dalla mitica Telegente
alla moderna Rai International e alla nuovissima ICI television ne è passato di
tempo e ce ne sono stati di scambi e di arricchimenti interculturali che hanno
trasformato l’aspetto socio-comunitario di questa nostra terra adottiva. A ramificarvi
quelle della nostra terra nativa, come si è ben visto da questo breve profilo,
un ruolo non indifferente lo ha svolto pure la nostra dinamica Alda Viero. A
mio avviso si è implicata in tutto questo in maniera semplice e spontanea, in
modo quasi silenzioso, ma costante ed incisivo;
un compito che ha svolto senza voglia di applausi, ma per convinto
spirito di italianità. Non ha chiesto nulla in cambio di questo suo impegno
quasi missionario in terra canadese…eppure, la nostra cara Patria lontana, una
remunerazione virtuale di alta stima glie l’ha data: nell’anno 2012 l’allora
presidente Giorgio Napolitano le conferiva il titolo Cavaliere al merito
della Repubblica Italiana!
Complimenti Signor Circelli per averCi rinfrescato la memoria, attraverso un viaggio storico, sulla condizione della lingua italiana a Montreal, il suo insegnamento e possibili sviluppi.
RépondreEffacerComplimenti Signor Circelli per averCi rinfrescato la memoria, attraverso un viaggio storico, sulla condizione della lingua italiana a Montreal, il suo insegnamento e possibili sviluppi.
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