(seconda
ed ultima parte)
Prima
di andare oltre, permettimi di dare una stretta di mano ai media di tutto il
mondo per tenerci informati delle tue misfatte e, al tempo stesso, di dare un
pò di conforto al nostro spirito; infatti per colpa tua proprio le chiese e i
luoghi di preghiera sono divenuti i primi a non essere frequentati; un sentito
grazie a voi dunque, radio e tele operatori, per averci fatto trascorrere, fra
l’altro, le scorse feste pasquali da buoni cristiani: facendoci accompagnare il
Signore sul Golgota e poi farcelo vedere risorto dal Santo Sepolcro. In quanto
a te, batterio crudele, non ti rattrista il fatto, unico nella storia della
Chiesa e delle telecomunicazioni, di averli costretti a parlarci di un papa,
vestito di bianco, andarsene da solo meditando a passi lenti, pastore privato
del suo gregge, per Piazza San Pietro sotto la Sua finestra vuota? Tu un cuore
non ce l’hai e quindi non puoi capire cosa vuol dire per essi raccontarci di
città deserte e di solitudine nel mondo. Giacché ci siamo, sai per quale altro motivo,
sia pure ironicamente, mi sento di ringraziarti? Per aver cercato di svalutare
«i soldi sporchi»; finché tu sarai tra noi in vari punti vendita non si può
pagare in contanti, bisogna pagare o con interact o con carta di credito; il
contante può infettare ed ecco che, finalmente per la prima volta nel corso
della storia dell’uomo, i soldi sporchi sono stati messi al bando…ma,
naturalmente, si fa per dire. Ti giunga gradito, comunque, il saluto dei tanti
ragazzi e giovani studenti che hai reso felici impedendo loro di andare a
scuola. Molti di essi, fortunatamente, hanno cercato di istruirsi ed educarsi
attraverso la telematica offertaci dalla scienza moderna; se tanti altri, al
contrario avessero dovuto darsi alla pacchia, la colpa è tua; ragion per cui,
vergognati di imbrattare la futura società sin da ora. Che tristezza i nostri
week-end senza calcio e le nostre giornate senza divertimenti e svaghi. A
questo punto non so prorpio come definirti: vorrei chiamarti così come si
insultano in campo certi arbriti, ma non lo faccio per decenza. Hai fischiato la massima punizione
addirittura allo sport e alle sue entusiastiche manifestazioni che trascinano
folle esultanti. Se, guarda caso, lo hai fatto per punire gli ultras che
generano solo disordini e guerriglie, beh non posso proprio darti tutti i
torti.
Scherzi a parte, la terra è ancora terrorizzata dal tuo
passaggio e di giorno in giorno i focolai del tuo soggiorno si propagano
ancora. Ma, come già ti ho detto, non l’avrai vinta tu e a conti fatti, uniti e
compati come siamo, ti sconfiggeremo! Stando così le cose, vorrei darti un
consiglio, vorrei farti un piccolo suggerimento, vorrei porgerti un’umile
preghiera; però non arrabbiarti e cerca di capirmi. Se ancora hai qualcosa da
farci scontare e la tua missione non è ancora finita e tu avessi altre vittime
da sacrificare, perché non ti fai un bell’esame di coscienza e non ti indirizzi
verso chi veramente se lo merita?! Lascia stare la povera gente e gli uomini
senza malizia e va da chi, incoscientemente, ti ha permesso di poter circolare
a manca e a dritta; lascia stare le persone innocenti e va a dare una bastonata
in testa a quegli sciacalli che sfruttano questi momenti di confusione e di
sbando per fare lucri vergognosi e spuderati guadagni; lascia stare gli agnelli
e va da chi si sta già preparando a divenire «lupo per l’altro uomo»! Termino
questa mia presente chiedendoti di darmi retta perché, se tu esaudusci questo
mio desiderio, spazzando via la cattiveria e ponendo all’orizzonte il
variopinto arcobaleno del «ça bien aller», la gente che resterà dopo il
passaggio di questo tuo disastroso temporale sarà esattamente quella di quel
mondo migliore che tutti speriamo: faccela questa grazia e dacci, finalmente,
la gioia di intonare al più presto il «Te Deum» di ringraziamento! Amicalmente
tuo…ma giusto per gentilezza, Giuseppe
P.S.
Pensando con riconoscenza a tutti quelli che ti combattono in prima linea senza
nemmeno badare alla loro stessa incolumità, mi permetto di invitare ad uno
spontaneo volontariato quanti sono ormai nella fascia «ultra»: non di sport, ma
di età. Prendendo la vita con filosofia, vorrei che tu scendessi con loro ad un
compromesso. Ammesso che ognuno di essi possa valere la vita di un gruppetto di
più giovani, sei disposto ad allontanarti da questi gagliardi e promettenti
under e avvicinarti, se sei proprio obbigato a farlo, a qualche over già
attempato? Ed allora, miei venerandi e saggi canuti, accettate la sfida e
dimostrate al mondo intero che non c’è età alcuna per diventare eroi. Se questa
immaginaria barchetta che ho gettato in alto mare dovesse giungere in porto,
avrai il merito di passare alla storia come l’unica pestilenza che ha
ringiovanito l’umanità sulla faccia della terra! E adesso, con rancore e senza
amore, addio per sempre, virus della malora!
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