Definire Giovanna Giordano «paladina di italianità» è ben poca cosa ed è un’affermazione
alquanto restrittiva. Prima di inoltrarmi nel racconto della
sua vita, mi fa piacere portarvi alla fonte del suo essere una vera italiana: questa
genuina sorgente è sua nonna Guglielma Battaglia, che se n’è volata in cielo
alla veneranda età di 103 anni non molto tempo fa; tornando in vacanza a
Pentedattilo, da adolescente e da giovane, era a casa di nonna Guglielma che ritrovava le
sue radici e si nutriva di quello spirito di appartenenza che la
contraddistingue: in quella casa che ancora adesso trova perfetta nella sua semplicità.
Intanto possiamo quasi dire che sia stata baciata in fronte dalle stelle
dell’emigrazione sin da bambina. Nata a Pentedattilo, ha solo 11 mesi, infatti,
quando viene portata a Milano, dove vi trascorre la sua infanzia e fanciullezza
fino all’età di 13 anni; ed è appunto in questa tenera età che, insieme a tutta
la famiglia, se ne viene qui a Montreal a raggiungere il padre che, dopo una
prima esperienza migratoria in Francia, aveva deciso di trasferirsi
definitivamente in Canada. Delle scuole da lei frequentate per conseguire i
titoli di studio che arricchiscono la sua preparazione culturale vanno
ricordate: CEGEP Marie Victorin, High school Monseigneur Harold Doron,
Università per stranieri di Pisa, nonché la Ca Foscari di Venezia. Si sposava
il 26 agosto del 1976, giorno della festa di Sant’Anna di cui è particolarmente
devota e che è una delle feste patronali che, dopo la St Patrick, è quella che
coinvolge i più disparati gruppi etnici della grande Montreal. Da questo
matrimonio nasce la figlia Amanda che col marito Enrico regala a Giovanna la
gioia di due stupende nipoti: Elisa ed Emma. Attualmente la Giordano è
felicemente sposata con Vincenzo Castellana.
Personalmente l’ho conosciuta ad inizio anni
’80 allorché cominciai ad insegnare nei corsi di lingua e cultura italiana del
sabato mattina nella scuola Leonardo da Vinci in RdP per conto del PICAI. Lei
già era lì in veste di vice-direttrice da vari anni e subito mi colpì il suo
fare solare e spigliato, ma soprattutto il suo entusiasmo e la sua voglia di
vivere all’italiana. Naturalmente parla molto bene sia il francese che
l’inglese, comunque non dimenticherò mai una sua asserzione fattami su quei
banchi di scuola: «La mia vita qui in Canada l’ho svolta e continuerò a
svolgerla in lingua italiana!». Oggi come oggi vi sono varie scuole dove si
insegna il nostro idioma come materia di insegnamento. La prima di queste fu la
East Hill in RdP e fu proprio la Giordano a far sì che in detta scuola tutto
questo divenisse realtà. Attualmente fa anche parte del CESDA: il nuovo fiore
all’occhiello della nostra comunità che si prefigge appunto di continuare,
addirittura come Ente comunitario, l’integrazione della nostra lingua nelle
pubbliche scuole; ed in effetti in ben quattro istituti scolastici di Laval
tale sogno è già divenuto realtà…appunto dietro sua iniziativa.
Ormai Rai Internazionale la fa da padrona nei
nostri focolari 24 ore su 24; ebbene, a dare un colpo di mano a Giovanni
Rapanà, che si impegnò con tutte le sue forze affinché questo segnale radio
attraversasse gli oceani, fu appunto l’amica e collega Giovanna Giordano.
Inutile dire che nemmeno all’apertura della ICI Montreal, che da un paio di
anni ci tiene compagnia ogni sera della settimana, è mancata la significativa
spinta della nostra dinamica «calabrisella». A proposito delle sue origini
calabresi state a sentire cosa successe un giorno. Da buona calabrese mi invitò
a collaborare sul periodico «L’altra Calabria» promosso dagli amici «I
calabresi nel mondo», ma io reclinai varie volte il suo invito; ad una sua
ennesima richiesta le risposi: «Ma mica sono calabrese io!»; al che lei ipso
facto mi replicò: «Vedi, caro Giuseppe, che la nostra rivista non è solo per i
calabresi, ma per tutti gli italiani!»…e vi collaborai fino alla chiusura dei
suoi battenti. Superfluo dire che da vari anni ricopre la carica di
presidentessa del COMITES di Montreal, un Ente istituito dal governo italiano
tramite la Farnesina. Se come insegnante ha dato prova di tutta la sua carica
di italianità, come preposta a detto Ente sta dimostrando tutta la sua
operosità e tutto il suo impegno per risolvere i problemi degli italiani
all’estero. Ricordate il COGIC, il gruppo dei giovani italo-canadesi che si
impegnano a promuovere l’italianità…nel tempo e nello spazio? Ebbene, questo
gruppo nacque ed ancora adesso opera grazie alla nostra Giovanna: come prova
del nove cito solo gli scambi interculturali tra i giovani dello Stivale e
quelli del Quebec! In collaborazione col CGIE e sempre a valorizzare
l’impegno giovanile ha organizzato e diretto il seminario dei giovani tenutosi
a Palermo non molto tempo fa, un’esperienza unica e di risonanza mondiale che
ancora adesso la riempie di soddisfazione e di orgoglio. Da ricordare pure il
primo congresso mondiale dei giovani tenutosi a Roma all’inizio di questo XXI
secolo dove prese la parola pure Sonia Benedetto, in rappresentanza dei giovani
portati nella città eterna da Giovanna.
Chi non conosce «Una voce per Padre Pio»? Non
tutti sanno, però, che pure qui a Montreal c’è un centro di raccolta fondi per
questa pia opera di carità. E adesso che lo sapete, sappiate pure che questa
dislocazione si trova proprio nella mitica Casa d’Italia e che fu appunto la
nostra Giordano a dare un colpo di mano ai responsabili della pia opera per
aprire un centro anche qui da noi. Sotto la bastonata del coronavirus, in
questo forzato resto a casa che ho definito «un silenzio che parla all’anima»,
ho scritto varie cose su questo argomento e mi è sembrato che questo
inaspettato modus vivendi abbia risvegliato in me lo schiribizzo della
creatività letteraria. In questo contesto, ascoltando le notizie sulla nostra
OMNI News ICI Montreal sono venuto a conoscenza di un’altra stupenda iniziativa
di Giovanna a favore della nostra gente. Per venire incontro alle persone
bisognose e mal prese in questo impato del covid 19 ha contattato vari
industriali e persone facoltose per raccogliere e distribuire alimenti ed
articoli di prima necessità a coloro che sono particolarmente esposti ai
pericoli di questa mostruosa pandenia. Detto centro «di generosità» si trova
anch’esso, quarda caso, nella nostra preziosa Casa d’Italia. Ed è stato appunto
questo suo ultimo gesto di sentita italianità che mi ha spinto ad arricchire la
mia collana di «Gente nostra» con il suo singolare profilo, a cui voglio
aggiungere un ultimo tocco di singolare amor Patrio: il 27 dicembre del 2006 il
presidente Giorgio Napolitano le conferiva il titolo di Cavaliere al merito della
Repubblica Italiana; senza dimenticare che nel 2011 viene riconosciuta come
Prima Dama Ambasciatrice del Consiglio di Sant’Anna de Prescott; e nel 2013
Diamond Jubilee par le Gouverneur du Canada. Con questo mio scritto ho voluto
premiare la sua costante presenza e la sua disinteressata implicazione nel
sociale: fattore questo che dà un significativo impulso a far sì che ognuno di
noi si senta orgoglioso di essere italiano: grazie Giovanna e ad maiora!
Complimenti Giovanna Giordano, racvhiudi tutto ciò che è una donna Italiana, Madre, Donna, Cristiana e amante della propria Terra.
RépondreEffacerGrazie al Professore Giuseppe per aver scritto la perfetta descrizione di una Grande Professionista e Donna.
Saluti dalla Germania.
Bello!! Complimenti professore! Grazie per aver creato questo blog.
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