Riflessioni
meditate nel silenzio della quarantena
Coronavirus:
pensiero
fisso di inizio 2020 a sbandare i passi dell’umanità in cammino.
IO, che mi sono orgogliosamente
chiuso in quarantena, diventerò quel modesto io capace di
rispettare anche gli altri?
Anche
l’orgoglio ha il suo picco; appena lo raggiungi ti fa capire chi realmente sei!
Eccoci
tornati ad essere quelli che non accettavamo di essre: uomini normali!
Grazie
per averci permesso di abbasare la testa per terra e di alzare gli occhi al
cielo.
«Resto
a casa», in questo silenzio che sembra parlare all’animo, ascoltiamola,
finalmente, la voce della nostra coscienza.
Lavarsi
le mani per evitare il contagio; sciacquarsi la bocca per non creare panico!
Grazie
camici bianchi; medici in prima linea, crocerossine al fronte, angeli custodi
della salute altrui.
Vestito
di bianco, pastore senza gregge, papa Francesco, camminando a passi lenti per
Piazza San Pietro, medita sotto la sua
finestra vuota.
Nuovi
modi e abitudini di vita all’orizzonte…adattarsi a convivere col nemico.
La
memoria umana è così corta che si scorda troppo presto proprio delle cose di
cui non dovrebbe dimenticarsi.
Che
ordine e che disciplina nei supermercati e centri di acquisto! Non si potrebbe
estenderlo a sempre suddetto comportamento civico?
Stretta
quarantena soprattutto per gli over 60. Molto bene! Ma perché in determinati
orari ci sono supermercati aperti esclusivamente per le persone anziane?
Il
nostro nuovo, sia pur scomodo compagno
di vita!
Quando
Dio creò il mondo non gli diede una data di scadenza; gli prescrisse solo dei «ricostituenti»
geologici con cui rigenerarsi.
Il
progresso dell’uomo è come la scalata di un monte; quando raggiungi la
cima, non rimane che il discendere.
Grazie
per le città disintossicate dallo smog e per i cieli purificati dalle piogge
acide.
Se
l’uomo fosse stato capace di diventare migliore, avrebbe utilizzato la peste
del Peleponneso come trampolino di lancio per tuffarsi nei mari della bontà!
Contrito,
l’uomo si è inginocchiato dinanzi a Dio per confessarsi. Fino a quando resterà
nel suo cuore questo proposito di bontà?
Un
anormale necessario ritorno alla normalità!
Se si è
preparati alla vita, si dovrebbe essere pronti ad affrontarla in ogni
evenienza.
Ereditario
fiore all’occhiello dell’umanità in cammino, ecco di qua i camici bianchi figli
di Abele; e di là gli sciacalli figli di Caino.
Il
contagio ammazza, lo sciacallaggio degrada, ma l’uomo resta sempre lo stesso.
Mamma
mia quanta gente si è insavita e istruita con questa pandemia. Tu, però,
ascolta tutti e non credere a nessuno; non vorrei che, oltre al contagio, si
propagasse pure il panico. Ed allora: se ci si lava le mani per evitare quello,
sciacquamoci pure la bocca per non
diffondere questo.
La
prima visita di dovere dopo la pandemia è da farsi al cimitero: per rendere il
mancato omaggio a quelli che vi sono stati portati, e per rendere grazie a Dio
per non esserci stati portati.
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