Eccomi di nuovo a te, spuderato
covid 19 per quest’altra ramanzina. Certo che è una bella faccia tosta quella
tua: dopo averci rattristato il sorridente arrivo della primavera, eccoti
ancora qui tra noi ad annuvolarci pure il sereno della soleggiata estate. Ed,
infatti, insidiosamente appostato in un qualsiasi angoletto di strada, hai già
impedito a noialtri nordamericani di sventolare alla grande, come da nostra
tradizione, sia la bandiera blu gigliata della Bella Provincia che quella rosso
acerata del vasto Canada. Era costume per noi preparare con largo anticipo
queste ricorrenze nazionali, questi festeggiamenti di folclore capaci di
coinvolgere gente di ogni razza e colore, di ogni cultura e ceto sociale, gente
comune e gente colta, uomini e donne degni di essere chiamato popolo canadese
in generale e quebecchese in particolare. Quest’anno, intanto, ha serpeggiato
sulle nostre teste lo spauracchio della tua letale presenza e quindi: parchi
vuoti, piazze deserte, niente assembramenti, niente bandiere colorate sui
volti, ma solo mascherine in faccia quasi a mozzare il fiato…fonte di vita
unica ed essenziale; sporco razzista, non ti accorgi che non possiamo
respirare?!
Intanto grazie per darci la
possibilità di valorizzare la nostra casetta in Canada pure dal punto di vista
vacanziero. È da una vita che lavoriamo e ci sacrifichiamo per pagarcela e
tenerla in buono stato e poi, nelle rinomate vacanze della costruzione ce ne
siamo andati in riva al mare a far sì che anche gli albergatori di quei posti
potessero pagare i loro alberghi a varie stelle. Detto per inciso, prima le
vacanze si prendevano solo a luglio, ma ultimamente si è arrivati a prenderle
quando e come meglio si vuole…addirittura anche se non si può! Meno male che
quest’anno il tuo silente stare in mezzo a noi ci ha «costretti» a mettere in
pratica un tuo saggio consiglio: «Godetevi le modeste spiagge di balcon-ville e
back-la-yard beach: risparmierete soldi ed alloggerete gratis!». Estate:
stagione di pin-nic, feste campestri e patronali, periodo della settimana
italiana! Ed anche in queste ecco pure te, come il prezzemolo, a condizionare
suddette celebrazioni di carattere ancestrale; ragion per cui anche qui: niente
riunioni sui prati, niente combriccole festaiole, niente processioni e messe
all’aperto, niente moda sotto le stelle, niente concerti e niente esibizioni
dei nostri giovani artisti; e nessuno sprazzo di luci pirotecniche a
rischiarare l’oscurità dei nostri cuori!
Ma chi l’ha detto che queste
celebrazioni estive non possono essere benefiche anche quest’anno? Sia pure
senza contati fisici e a debito distanziamento sociale, grazie ai mezzi della
tecnica moderna «virtualmente» si può dare ugualmente libero sfogo al nostro
spirito festaiolo: ci stai permettendo, caro coronavirus, di arricchire i
nostri animi di buone «virtù»; come ti ho detto già nella mia precedente
lettera, questa tua bastonata, che ci ha fatto abbassare la testa a terra, ci
ha permesso di alzare gli occhi al cielo e di diventare veramente «virtuosi»;
penso proprio che tu abbia proprio
voglia di mettere sul nostro capo l’aureola dei santi! Metto fine a questo
mio scritto augurando, pur se non lo meriti, una buona estate anche a te
dandoti appuntamento al prossimo autunno con il rientro a scuola e con il lieto
evento di Halloween…che mascherina indosserai tu in occasione di quella
movimentata notte?
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