Traduzione simultanea
In questo mondo ormai
globalizzato a 360 gradi e forse più, il perno principale intorno a cui tutto
dovrebbe ruotare per una pacifica convivenza, da tutti auspicata benefica e
produttiva, è il capirsi, lo spiegarsi, l’intendersi per ben collaborare in
vista di un beneficio comune. È facile dire capirsi, spiegarsi, intendersi, ma come è possibile se
ognuno parla la propria lingua e non tutti sono poliglotti? Mi sembra che gli
effetti di voler andare a toccare il cielo, lì a Babele, siano rimasti in
eredità al genere umano che ancora non riesce a realizzare il sogno di un
esperando.
In ambito televisivo abbiamo la traduzione
simultanea grazie alla bravura di un interprete oppure mediante congegni adatti
alla traduzione istantanea. Anche su internet abbiamo un pratico accesso dove
tradurre testi e brani da una lingua ad un’altra in modo rapido e veloce. E questo
sistema, se mi consentite di dire pure la mia, permette spesso anche a me di
risparmiare tempo e di mettere da parte quei dizionari bilingue acquistati prima
della navigazione in rete. E l’uomo è
fiero ed orgoglioso di questi meccanismi che sono frutto del suo ingegno e
della sua creatività; e si gongola e si impettisce dei tanti risultati che
riesce a realizzare sui passi del suo progresso: ma dimentica il tocco del
Creatore di ogni cosa al mondo e vado a spiegarmi.
Domenica 28 maggio la Chiesa ha celebrato la festa
della Pentecoste e, da buon cattolico, sono stato a messa; durante la prima
lettura mi sono trovato a riflettere e meditare proprio su quella che è la
traduzione simultanea. Lì dove gli apostoli erano radunati in quel giorno di
Pentecoste «venne all’improvviso dal cielo un fragore…apparvero lingue come di
fuoco…e tutti furono colmati di Spirito Santo…Abitavano allora a Gerusalemme
giudei osservanti di ogni nazione sotto il cielo. A quel rumore la folla si
radunò e rimase turbata perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua».
E tutto questo 2000 e rotti anni fa quando all’uomo non poteva passare neanche
per l’anticamera del cervello un simile avvenimento fuori dalla norma; farsi
capire in più lingue nello stesso tempo: traduzione, dunque, in simultanea e addirittura
multipla!
Ed ancor prima di allora detta favella a traduzione
istantanea doveva essere già stata programmata nei disegni divini per poter essere
tradotta in pratica proprio in quel giorno di Pentecoste lì! E tu, comune mortale, puoi essere
dinamico ed inventivo quanto vuoi che ogni tuo atto creativo non può essere
messo a punto se non già disegnato dall’Ente Supremo per essere messo su tela a
tempo stabilito. E di conseguenza anche questa tua facoltà di conversare
mediante una traduzione in tempo reale ti è consentita solo in virtù di una
potenza surreale e soltanto in un determinato momento della tua giornata
temporale che Lui ti concede.
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