Frank
Leo
Ogni parrochia italiana ha
organizzato degli autobus, martedì 12 settembre 2022, per recarsi nella
cattedrale Marie Reine du Monde per assistere all’Ordinazione di don Frank Leo
a vescovo ausuliare dell’Arcidiocesi di Montreal.
Io sono
giunto a Montreal nel 1967 ed in quei tempi una delle figure religiose che
andavano per la maggiore era quella di Mons. Andrea Maria Cimichella: vescovo
ausuliare di Montreal di origine italiana. Chi ha la mia età ricorda molto bene
la sua onnipresenza in ogni angolo e in ogni luogo e in ogni manifestazione
all’italiana sull’isola di Montreal. Detto per inciso, fu parroco del Monte
Carmelo, la prima parrocchia italiana qui da noi e il fondatore delle scuole
italiane del sabato mattina. Un degno rappresentante della «gente nostra» in
chiesa e fuori della chiesa; dalla sua dipartita in poi di vescovi ausiliari
che parlassero la lingua di Dante non ne
abbiamo più avuti.
Scoraggiati già da due anni dallo sconcerto del covid ecco giunto, almeno nella nostra
comunità etnica, un improvviso sprazzo di luce: la nomina di un sacerdote
italiano a vescovo ausiliare di Montreal. Come ho già detto si tratta di Frank
Leo che ricevette la sua ordinazione sacerdotale il 14 dicembre del 1996, dopo
essere entrato, a 19 anni, nel Gran Seminaire di Montreal: figlio di genitori
italiani nacque a Montreal nell’anno del Signore 1971. Suo padre (81 anni
Calabria) si chiama anche lui Francesco e, a differenza di mamma Rosa Valente
(Campania) volata al cielo nel 2008, ha avuto la commovente soddisfazione di
assistere alla nomina del suo caro figlio a vescovo ausiliare di Montreal. Il
nostro nuovo vescovo ausiliare ha solo 51 anni, ma ha già un nutrito bagaglio
culturale ed una lodevole attività apostolica alle spalle. Vanta studi in
diritto canonico e una laurea in filosofia conseguiti presso l’università
lateranense in Roma, studi in diplomazia e diritto internazionale, un dottorato
in teologia con specializzazione in Mariologia, un diploma di studi classici,
nonché una laurea in direzione spirituale: culturalmente ben ferrato, a quel
che sembra!
Non da
meno la sua missione sacerdotale già svolta fin’ora. Fino al 2006 ha servito in
varie parrocchie e nello stesso anno entra nella Pontificia Accademia a Roma,
lavorando fino al 2012 nel servizio diplomatico della Santa Sede in varie
nunziature apostoliche. In quello stesso 2012 il papa emerito Benedetto XVI gli
conferisce il titolo di Monsignore. Al suo rientro in Canada ritorna nel Gran
Seminaire, ma questa volta in qualità di professore di teologia e filosofia e
come direttore spirituale e accompagnatore dei candidati al sacerdozio. Anche
come insegnante si è mosso di qua e di là: Camberra (Australia), Daytona (USA)
ed Ottawa, tanto da meritare il riconoscimento di «buon missionario». Per concludere, dal 2015 al 2021 è
stato Segretario Generale della conferenza episcopale canadese ed ha al suo
attivo la conoscenza di ben quattro lingue: inglese, francese, spagnolo e
italiano.
Dopo la cerimonia il padre ha
detto: È una cosa incredibile; ho provato delle emozioni fortissime e
indescrivibili. E
mons. Lepine: Sono molto grato a papa Francesco per la nomina di Frank Leo a
vescovo ausiliare. Lui conosce la comunità montrealese e svolgerà la sua
missione con indubbio contributo apostolico. E l’altro vescovo ausiliare Alain
Faubert: Apprendo con cuore pieno di gioia la nomina di Leo. Ringrazio il
Signore per questo regalo che attraverso la voce di papa Francesco ha fatto
alla sua chiesa di Montreal. Ma ecco pure ciò che ha promesso lui
personalemente: Mi sforzerò di lavorare diligentemente per il regno di Cristo
assieme a voi tutti fratelli e sorelle nella fede. Ed io, anche a nome vostro, mi
permetto di dirgli: Buon apostolato all’italiana in mezzo a noi, da te definiti
“gente mia” e…ad maiora, caro neo-Monsignor Frank Leo.
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