IL PRIMO NATALE CON PAPA FRANCESCO
«Cari fratelli e
sorelle, buona sera!» e sembra che da
quella finestra si sia già da tempo
sempre affacciato; ed immediatamente, col suo sorriso schietto e sincero, è
entrato nel cuore di tutti e nelle case di ognuno…più con la sua umanità che
nel suo ruolo di pontefice! Proprio con sincero spirito di umiltà il giorno di
Pasqua ha dato una mano ai poveri: «Pace al mondo che soffre per troppe
ingiustizie. Curare le nuove piaghe che affliggono la terra, come la nuova
schiavitù nella tratta delle persone». Senza puntare il dito contro nessuno ha
già intonato, sia pure in sordina, la sua antifona verso potenti, gente senza scrupoli e male intenzionati che,
naturalmente, faranno orecchio da mercanti; se sulla terra, infatti, tutto
cominciasse finalmente ad andare per il meglio…non morirebbe pure la speranza
in un mondo migliore? Ricordate
papa Albino Luciani? Sin dal suo primo discorso ebbe a reclamare una «giusta
mercede per l’operaio»; sfortunatamente per la classe operaia, lo vedemmo
sedere sul trono pontificio solo per 33 giorni! Omne trinum est perfectum: e
tre sono state le fumate della sua elezione; e tre sono pure le persone della
S.S.Trinità che è sembrato proprio avere aleggiato sul collegio cardinalizio
nella scelta dell’attuale vicario di
Cristo. La saggezza umana aveva pronosticato ben 10 papabili, ma tutti e 10
hanno confermato la regola del “chi entra papa esce cardinale”; a nessuno dei
pronosticanti era passato per la mente che, nel conclave che solo otto anni fa
aveva dato alla Chiesa il papa emerito Benedetto XVI, ad avere più
preferenze subito dopo Ratzinger era
stato un certo cardinale Bergoglio! E c’è qualcosa di soprannaturale
pure nella scelta del suo nome. Un cardinale, appena constatato che Bergoglio aveva
ottenuto il numero di voti necessario all’elezione, avvicinandosi gli aveva
consigliato di ricordarsi dei poveri; uno dei tanti in piazza San Pietro,
complice uno striscione in eligendo pontifice, suggeriva appunto il nome del
poverello d’Assisi; con generale meraviglia a dare la sua prima benedizione
Urbi et Orbi non è stato, guarda caso, proprio papa Francesco? Il primo papa
che, prima di benedire il mondo intero, chiede una preghiera per lui stesso
facendo osservare un attimo di silenzio all’immensa folla sottostante; il papa
dal saluto più umano e cordiale che ci sia: buona sera, buon giorno, buon
pranzo!
Jorge Mario
Bergoglio si è appena affacciato alla finestra del palazzo apostolico e ha già
fatto capire che cerimoniale e protocolli possono benissimo essere messi da
parte perché il vero pastore è quello che sta in mezzo alle sue pecorelle,
dentro e non fuori dall’ovile; a guisa di un semplice parroco di provincia,
dopo la Santa Messa, esce fuori dalla basilica e saluta i suoi parrocchiani uno
per uno; percorrendo la piazza saluta, tocca, abbraccia, bacia bambini e gente
malata; alcuni pellegrini, suoi compaesani, lo chiamano…scende dalla
papa-mobile e va a stringere loro la mano; un papa che col suo spontaneo ed
imprevedibile fare si è conquistato una tale carica di simpatia da essere
considerato il papa di ogni singola persona; un papa che resta un uomo in veste
di grande tenerezza; un papa che ha incoraggiato l’umanità a non perdere la
speranza e supplicato i giovani a non lasciarsela rubare; un papa tanto umile e
alla buona che così non se ne era mai visto prima; un papa che ringrazia spesso
i giornalisti per il loro impegno nella rapida diramazione anche dei suoi
impegni pastorali! A questo punto mi permetto di suggerire qualcosa onde
rendere ancora più perfetta tanta sua perfezione fin qui descritta; da
giornalista privato di articoli inediti, a somiglianza di quell’uno dei tanti
della pre-elezione, mi metto ad agitare da questo mio angoletto uno striscione
con su scritto in caratteri cubitali il serafico «PACE E BENE» di francescana memoria. Se uno
di questi giorni, in uno dei suoi angelus domenicali, papa Francesco avesse a
proferire un simile saluto…ve lo immaginate l’urlo di gioia che in piazza San
Pietro saluterebbe colui che è stato definito «il papa del popolo», il sommo
pontefice che sin dai suoi primi contatti col mondo intero ha già dato
un’impronta di serafica trasparenza all’immagine della Chiesa cattolica?!
p.s. Il papa, che è già entrato nel
cuore di tutti gli uomini, riuscirà a toccare anche quello di coloro che
regolano le sorti dell’umanità intera con la sua enciclica ‘Evangelii gaudium’?
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